Musei

Giappone segreto – Parma, palazzo del Governatore

13 Aprile 2016

Fino al 5 giugno il Palazzo del Governatore di Parma ospiterà la mostra “Giappone segreto. Capolavori della fotografia dell’800”. L’esposizione, curata da Marco Fagioli e Francesco Paolo Campione, direttore del Museo delle Culture di Lugano, vede l’allestimento di 140 fotografie originali scattate negli ultimi decenni dell’Ottocento da fotografi giapponesi (in particolare appartenenti alla scuola di Yokohama) e viaggiatori stranieri. A fianco delle stampe i visitatori potranno ammirare anche alcuni “souvenir” dell’epoca, come i ricchissimi album fotografici in legno finemente istoriato, kimono e stampe xilografiche (fra le quali spiccano quelle dei maestri Hokusai, Hiroshige e Utamaro) e un’armatura samurai.
L’esposizione, che fra gli altri intenti ha quello di celebrare il recente accordo fra la città di Parma e la prefettura di Kagawa, è stata prodotta da Gamm Giunti in occasione del 150esimo anniversario della firma del trattato di Amicizia e Commercio tra Italia e Giappone.

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Ad accogliere il visitatore, nello spazio di un Palazzo del Governatore trasfigurato nei suoi interni dalle tinte accese scelte dagli allestitori come cornice della mostra, il racconto di viaggio di Enrico II di Borbone, fratello di Roberto I, ultimo duca di Parma, e della moglie Adelgonda di Braganza che, fra il 1887 e il 1889 compirono un lungo tour intorno al mondo facendo tappa per diversi mesi nel paese del Sol levante. Dai “souvenir” di viaggio da loro riportati in Italia è scaturito il nucleo originario del museo di Arte Orientale di Venezia. Il viaggio come spinta alla ricerca del “bello”, come motore di un collezionismo capace di generare un ricco patrimonio di testimonianze storico-artistiche rappresenta il fil rouge intorno al quale si sviluppa il percorso espositivo. Negli anni a cavallo fra Ottocento e Novecento infatti in Giappone andò sviluppandosi una tradizione fotografica di assoluta eccellenza artistica, che seppe combinare questa nuova arte con la lunga tradizione pittorica della scuola di Yokohama. Gli scatti raccolti dalla collezione sono infatti tutti “a colori”, dipinti, con paziente minuzia, fin nei più piccoli dettagli da pittori che avevano fatto della ricerca del vero la loro missione.

Kusakabe Kimbei (attr.), Il Parco del Principe Hotta a Tokyo, ante 1893
Kusakabe Kimbei (attr.), Il Parco del Principe Hotta a Tokyo, ante 1893

I ricchi album fotografici, presentati nella prima sala della mostra, rappresentavano un vero e proprio tesoro che i viaggiatori più ricchi decidevano di portare con sé di ritorno in patria e alimentarono la fioritura di studi fotografici di altissimo livello nelle zone più frequentate dagli stranieri in visita al paese. Paesaggi, scene di vita quotidiana, ma anche dettagli naturalistici e ritratti di arti e mestieri rappresentano i soggetti più comuni di questi collotipi. A fianco delle stampe “tradizionali”, l’esposizione offre al pubblico una sala dedicata alle lanterne magiche, un piccolo ma articolato assaggio di lastre da proiezione, anche in questo caso minuziosamente colorate. Se la natura, nei suoi scatti grandangolari e nei suoi macro, è la regina indiscussa di questo percorso, la parte forse più curiosa dell’esposizione è quella dedicata alla quotidianità ricostruita in studio. Non sono poche le immagini che riportano scene di bucato, donne intente a tessere, artigiani e venditori, figure riprese fintamente “di nascosto” e colte in un momento d’intimità come poteva essere, ad esempio, il sonno di due fanciulle oppure il momento della toeletta.

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Buona parte di queste immagini riprendono a livello iconografico la tradizione delle stampe precedenti e coeve, con tratti di somiglianza che vanno al di là della semplice citazione e creano sequenze di topoi visivi capaci di sedimentare nella mente dei visitatori. La scelta di allestimento, che utilizza luci e colori estremamente teatrali, immerge gli spettatori in un “altrove” dal quale si esce con la sensazione di aver davvero compiuto un breve viaggio, nel tempo e nello spazio, per conoscere, senza ricorso ai clichès tradizionali, l’essenza della terra del Sol levante.

Per orari, biglietteria e informazioni visitate il sito Giappone Segreto

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