Letteratura
Una pietra sopra
Abitiamo nello stesso stabile, ma erano almeno due settimane che non la vedevo.
Diciamola meglio: erano almeno due settimane che ci evitavamo a vicenda.
Avevo pure smesso di invitarli a cena.
Poi, stamattina, la incrocio al bar.
Me ne stavo seduta a leggere il giornale, alzo gli occhi e la vedo.
Si avvicina subito, si siede accanto a me e la prima cosa che mi dice è: “Non è che possiamo metterci una pietra sopra?”
Capisci? Una pietra sopra! Come se nulla fosse!
Dopo quello che mi ha detto venti giorni fa!
No, non sto esagerando.
Forse non te lo ricordi, anche se credo di avertela raccontata bene la storia.
Erano venuti a cena da me, come capitava spesso.
Dico capitava spesso perché non so se in futuro, dopo quello che è successo, i miei inviti saranno così frequenti.
Lasciamo stare il fatto che non erano quasi mai ricambiati. Ma la cosa non mi turbava affatto, lei è vegana e cucina pure in maniera insipida!
Beh, per fartela breve, stavamo mangiando ed io avevo preparato, come faccio spesso, un menù differenziato: una minestra di legumi per lei, un pasticcio di lasagne per lui.
Lui finisce la sua porzione di lasagne, poi fa quello che fa di solito: dà un’occhiata verso la teglia per vedere se c’è ancora qualcosa, poi si alza e si riempie di nuovo il piatto.
“Mamma, come lo fai tu non lo fa nessuno!”, dice.
A quel punto lei se ne esce con quella frase.
Lo so, magari voleva essere solo una frase scherzosa, ma a me non è andata giù, continuo a pensarci e mi ferisce ancora.
Capisci che cosa mi ha detto? “Non vedi l’ora di tornare da mammina per riprendere le tue cattive abitudini!”
A quel punto non ho retto e ho risposto male anch’io.
Un po’ me ne pento, era meglio se stavo zitta, ho esagerato anch’io.
“Sai”, le ho detto, “ci sono cattive abitudini che è difficile perdere, come quella di mangiare bene e di avere sempre una camicia ben stirata!”
A quel punto si è offesa lei.
Non sa stirare e non ne fa mistero.
L’unica volta che l’ho vista con il ferro in mano stava stirando il suo costume di carnevale!
E non solo non stira, ma se ne vanta continuamente.
Dice che se mio figlio preferisce usare le camicie invece delle magliette, non è colpa sua!
Dice che se fosse nato in una famiglia meno patriarcale qualcuno gli avrebbe insegnato a stirare invece che ad aspettarsi che lo facesse la donna di casa!
Quando ho sentito ‘sta cosa della famiglia patriarcale, non l’ho messa alla porta solo perché Giorgetto ci sarebbe rimasto male.
Una pietra sopra! E’ facile a dirsi…
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