Letteratura
Tolstoj e Turgenev: il duello che non ti aspetti
Sono due monumenti della letteratura russa, due creativi straordinari che hanno saputo incantare i lettori di tutto il mondo, due uomini, forse, un tantino irascibili: Lev Tolstoj e Ivan Turgenev, persone non certo ordinarie, con un carattere non facile.
I rapporti tra i due scrittori furono rispettosi, ma non sempre sereni. Le solite invidie e gelosie tra letterati? Proprio, no.
Il loro incontro avvenne nel 1855, durante la Guerra di Crimea, dove Tolstoj prese parte al conflitto come ufficiale d’artiglieria.
Nella circostanza, Turgenev, che era di dieci anni più vecchio del suo collega, gli scrisse di smetterla con la guerra e pensare soltanto alla scrittura. Lo invitò, dunque, a inforcare la penna, anziché imbracciare le armi.
Così, Tolstoj, prese a frequentare Turgenev, da cui fu ospitato nella casa di San Pietroburgo. Tra loro nacque una reciproca stima, seppure nella differenza delle rispettive visioni. Ma, dopo qualche tempo, Tolstoj definì Turgenev un uomo seccante. Dal canto suo, Turgenev descriveva l’altro come un individuo particolarmente strano. Ciononostante, l’amicizia tra i due non si interruppe, tant’è che nell’estate del 1857, Turgenev concesse un prestito a Tolstoj, trovatosi in difficoltà economiche nel casinò di Baden-Baden, celebre casa da gioco che ospitò pure le traversie di Fëdor Dostoevskij, descritte, come tutti sapranno, nel romanzo dai motivi autobiografici “Il giocatore”.
Più tardi, nel 1861, in un acceso diverbio, dovuto al modo in cui Turgenev educava la figlia, Paulinette, Tolstoj ebbe a dimostrare il proprio disappunto. E, Turgenev non gradì.
Tuttavia, Lev scrisse prontamente una lettera di scuse per il comportamento avuto. Turgenev ne prese atto, ma non rispose. Sta di fatto, però, che Tolstoj interpretò in malo modo quel silenzio, e in una nuova missiva espresse la volontà di sfidare a duello Turgenev, che si affrettò a scusarsi per la mancata risposta.
Il duello fu scongiurato, ma in seguito a quello screzio Tolstoj e Turgenev non si parlarono per diciassette lunghi anni.
Nel 1883, dal letto di morte della sua dacia di Bougival, vicino Parigi, Turgenev scriverà un toccante messaggio a Tolstoj, che intanto aveva abbandonato la letteratura in seguito alla sua conversione spirituale: «Amico mio, riprendi a scrivere» – lo pregò. E, Lev ricominciò a scrivere, pubblicando “La morte di Ivan Ilic”, “La sonata a Kreutzer”, “Resurrezione” e “Chadži-Murat”.
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