Costume

Su quel fiore petaloso stiamo facendo troppo rumorismo

25 Febbraio 2016

NB Di seguito alcuni neologismi sono voluti, altri sono stati necessarissimi. Come gli errori!

Che sburianata. Perché non saprei come altrimenti definire tutto il rumorismo fatto su quell’innocente aggettivo salito ieri agli onori delle cronache nel giro di poche ore. A me non poteva che sembrare centrato. E visto che ci sono, mi presento. Sono una rosa. Un fiore che data la sua sembianza principesca può a buon titolo definirsi ‘petaloso’, cioè ricco di tanti bei petali profumati e colorati. E cerco di sintetizzare la cosa. Un bambino del ferrarese in un compito delle elementari scrive il neologismo, utilizzandolo come aggettivo al fine di descrivere la condizione di tanti altri fiori come me. La sua maestra scrive all’Accademia della Crusca per avere un parere sul neologismo. Da Firenze il nuovo aggettivo viene apprezzato e viene anche suggerito come farlo entrare nel vocabolario della lingua italiana. Semplice, bisogna che venga usato frequentemente.

E allora da ieri sui social è stata tutta una garata a chi utilizzava di più l’aggettivo di nuovo conio. Addirittura anche il Presidente del Consiglio in un tweet ha commentato la cosa. E quindi complimentissimi al piccolo Matteo che fiorì la parola. E poi complimentissimi alla maestra per averne portato la notizia fino alle foci della Crusca. Poi subitamente il mondo si è diviso in due. Da una parte coloro che le parole sanno come usarle. E dall’altra coloro che le parole pensano di sapere come usarle. Dottissimi i primi. Ignorantissimi pusillanimi i secondi. Patrizissimi da una parte, contro plebeissimi dall’altra. Ed il mondo si è improvvisamente diviso tra chi si sente petalosamente a suo agio e chi no. Addirittura oggi su Twitter è comparso tra gli hashtag più utilizzati il seguente: #accademiaaggiungiquesta. E nell’ordine sono stati sottoposti al vaglio alcuni di questi termini: slurposo, pecoroso, inzupposo e retwittoso.

Caro Matteo di Copparo in provincia di Ferrara, vuoi sapere cosa ne pensa una semplice rosa di tutto questo rumorismo? Esattamente questo: che il tuo aggettivo è imitatoso. La gente ormai si diletta con le questioni più leggere e cerca continuamente qualche spunto originale da seguitare. Meno male che di cognome non fai Capposo, altrimenti ti immagini le ironie. Io posso farti davvero solo i miei complimetissimi perché al di là di tutte le battute resta un fatto di cui ti renderai bene conto non appena sarai un po’ più grandendo: in Italia pur di non parlare di niente si parla di tutto. Ed il rumorismo aumenta precipitevolmente.

 

Commenti

Devi fare login per commentare

Accedi

Gli Stati Generali è un progetto di giornalismo partecipativo

Vuoi diventare un brain?

Newsletter

Ti sei registrato con successo alla newsletter de Gli Stati Generali, controlla la tua mail per completare la registrazione.