Letteratura

Sally Rooney con ‘Intermezzo’ conferma il suo talento straordinario per la scrittura e i sentimenti

11 Aprile 2025

Negli scacchi esista una mossa inaspettata, che rappresenta una grave minaccia e costringe chi la subisce a una risposta immediata. In tedesco si chiama “Zwischenzug” in tedesco, nelle altre lingue si usa il nome italiano “intermezzo”. Il nuovo romanzo di Sally Rooney, pubblicato da Einaudi, prende il titolo proprio da questa metafora scacchistica. Il riferimento è al periodo della vita affrontato dai due personaggi principali del libro, Peter e Ivan, due fratelli che a seguito della morte del padre vedono sconvolto il precario equilibrio della loro esistenza. Allo stesso tempo, il titolo fa riferimento è alla passione di Ivan per gli scacchi e alla distanza incolmabile tra i due protagonisti principali del libro.

Intermezzo’ è un romanzo di universi interiori. In primis quelli dei fratelli Koubek, dieci anni di distanza tra loro. Dieci anni che sembrano millenni, perché Peter, trent’anni passati, è già un avvocato in carriera, è affermato, abile e apparentemente irreprensibile. Ma, ora che gli è morto il padre, prende farmaci per dormire e si barcamena con fatica fra due relazioni con donne molto diverse: il primo, imperituro amore, Sylvia, e Naomi, una studentessa universitaria per cui la vita è un’unica lunga barzelletta. Ivan, invece, ha vent’anni e una grande passione per il gioco degli scacchi. Si è sempre considerato uno sfigato, un paria, l’antitesi del suo disinvolto fratello maggiore. Nelle prime settimane dopo la perdita del padre, incontra Margaret, una donna più grande di lui che esce da un passato turbolento, e rapidamente e intensamente le loro vite si intrecciano.

Alle voci maschili di Peter e Ivan, si mescolano quello delle donne che ruotano loro intorno. Sylvia, il grande amore di Peter, non è più la stessa dopo un incidente che l’ha resa invalida e a seguito del quale il fidanzamento finirà. Naomi, ha dieci anni meno di Peter e Sylvia, abitudinaria all’occupazione di edifici di cui Peter si innamorerò un po’ per senso di protezione, un po’ per quell’energia disarmante che Sylvia mostrerà di avere. E Margaret, 36 anni, appena uscita da un matrimonio con un uomo violento e alcolizzato di cui Ivan si innamorerà non riuscendo a giustificarsi per quei quindici anni di differenza che sembrano pochi, ma invece, in un certo stadio della vita, possono essere tanti, tantissimi, troppi.

Mentre scorrono le pagine del libro è evidente che gli intermezzi in gioco nella narrazione di Sally Rooney sono tanti. Ci sono intermezzi personali, intermezzi anagrafico/generazionali e intermezzi di genere. Le donne di questo romanzo hanno tutte singole specificità decisamente rilevanti. Sylvia è elegante e intellettuale, il classico tipo di persona che potrebbe fare colpo su un giovane avvocato pieno di aspirazioni. Naomi è provocatrice e ribelle, una con cui Peter non avrebbe mai immaginato di poter stare, e l’unica di cui non conosceremo mai il pensiero in prima persona. Margaret, bella donna di provincia, capace di restituire la dignità perduta a Ivan, in particolare agli occhi del fratello maggiore. Un rondò di sentimenti talmente vario da ricomporsi in forme inedite nel finale del libro.

C’è molta psicologia in ‘Intermezzo’. C’è un racconto sopraffino delle neurodivergenze che sperimenteranno, a seguito della morte del padre, Peter e Ivan. Peter sperimenta forme di pensiero ansioso, concependo la realtà a scatti. Anche le fraseggio con cui viene reso il suo punto di vista emerge questo elemento psicologico, un modo di pensare alterato, frammentato, scattoso. Ivan, invece, è vittima di forma di controllo ossessivo e maniacale della realtà. È stato un fenomeno degli scacchi, ma quando lo incontriamo nelle prime pagine del libro non è più nemmeno quello.  L’incontro con Margaret, avvenuto proprio in occasione di un torneo di scacchi, lo riempirà di nuove speranze verso la propria vita e verso quel gioco in cui non era più riuscito a primeggiare.

‘Intermezzo’ è il quarto romanzo di Sally Roneey. Autrice giovanissima, arrivata molto presto al successo, la Roneey predilige nei suoi libri ambientazioni legate al suo paese, l’Irlanda, e tematiche relazionali che vedono protagonisti molto spesso persone della sua generazione. La grande capacità della Rooney è nel saper descrivere i sentimenti delle persone, le loro sensazioni per poi intrecciarle nella quotidianità. Una delle frasi più ricorrenti fra i lettori della scrittrice irlandese è infatti “ma quel personaggio sono io”, perché effettivamente i suoi protagonisti sono reali, sono persone comuni in cui chiunque potrebbe immedesimarsi. Sally Rooney è già stata annoverata tra i più grandi scrittori contemporanei.

Commenti

Devi fare login per commentare

Accedi

Gli Stati Generali è un progetto di giornalismo partecipativo

Vuoi collaborare ?

Newsletter

Ti sei registrato con successo alla newsletter de Gli Stati Generali, controlla la tua mail per completare la registrazione.