Letteratura

“Quando uno è maschio…”

19 Gennaio 2023

Le due donne smontano con me dal battello alla fermata di Ca’ Rezzonico.
Le precedo nella calle che porta a Campo San Barnaba e le sento mentre si scambiano commenti sul figlio di una di loro.
“L’insegnante  mi ha detto che Alvise è abbastanza attento”, dice la più giovane delle due, “Dice anche che  ci tiene a mettersi in evidenza, che partecipa….”
“Alvise  è sempre stato un bambino intelligente!” risponde l’altra.
“Vero, mamma, peccato che ogni tanto tenda a rispondere con arroganza!”
“Quando sta con me non lo fa mai!”
“Si capisce, tu sei la nonna e gliele dai tutte vinte!”
“Adesso viene fuori che è colpa mia se ogni tanto a te risponde male!!”
“Beh, sai, c’è una cosa che è importante che un bambino capisca presto, che ci sono le cose che si possono fare e quelle che non si possono fare!”
“Sarà. Ma cerca anche di tener conto del fatto che è un maschio!”
“Che vuol dire? Che quando uno è maschio dobbiamo fargliele passare tutte? Come ragioni?”
“Come ragiono? Semplicemente penso che quando uno è piccolo abbia soprattutto bisogno di essere incoraggiato e sostenuto!”
“Si, ma non viziato! I bambini che crescono senza limiti sviluppano comportamenti di sfida. Quando sono piccoli e stanno scoprendo il mondo, i limiti servono a mantenerli al sicuro!”
Perdo il resto di questa  discussione pedagogica perchè le due donne imboccano la strada che porta alla Toletta, mentre io procedo verso il Ponte dei Pugni.
Ma, mentre mi allontano, penso a quando ero bambino io e a me non “le davano tutte vinte”.

 

 

 

 

 

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