Letteratura

Puntualità

30 Maggio 2022

Era appena iniziata la riunione.
Il manager venuto dal Nord, che aveva da poco iniziato a parlare,  alzò gli occhi dal foglio che stava leggendo e scrutò il nuovo arrivato.
“Se avessi voluto fissare la riunione alle 10 e 1 minuto lo avrei fatto!” disse, gelido,  fissando il quadrante dell’orologio che aveva al polso.
Finita la riunione, il malcapitato fu avvicinato da un collega che per sfotterlo gli ripeté, con lo stesso tono di voce e con la stessa cadenza, il rimbrotto del capo: “Se avessi voluto fissare la riunione alle 10 e 1 minuto lo avrei fatto!”
“Avevo l’orologio indietro, di solito arrivo puntuale”, rispose il ritardatario.
“Ma cosa dici? Ma se sei il re dei ritardi!”
“Lasciami perdere, non è aria!”
“Non fare così, scherzavo”
“C’è poco da scherzare: questi sono i nuovi capi, vanno in ebollizione per un minuto di ritardo e poi dormono sulle cose importanti.”
“A cosa ti riferisci?”
“Al fatto che ogni giorno dobbiamo fare un chilometro a piedi per andare in mensa
“Vuoi che non lo sappia? E allora?”
“E allora sappi che sono sei mesi che gli ho presentato un progetto per realizzare una sala mensa nei locali del piano terra che non utilizziamo più.”
“Quelli del vecchio magazzino?”
“Quelli. Lo spazio è perfetto e sistemarlo e attrezzarlo a mensa ci costerebbe pochissimo.”
“E lui?”
“Lui, ogni volta che gliene accenno, mi dice: ne parliamo dopo.”
“E questa per te è una questione importante?”
“Certo!”
“E lui che ne pensa?”
“Lui a mensa non viene, per lui questo è un non problema!
“E quindi?”
“Quindi tocca abbozzare!”
“Si, però nel frattempo comprati un orologio preciso!

 

 

 

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