Letteratura

Poesia | Tommaso Di Dio

8 Maggio 2019

Tutto si trova esposto

nel medesimo spazio, senza atmosfera.

 

Leggevo questa mattina un brano di un filosofo.

 

Morto suicida

il suo corpo fu tumulato in fretta, in un’alba

del 1940 a Port Bou

per paura e orrore di un mondo nazifascista.

 

Tutto si trova esposto

nel medesimo spazio. E senza fiato

procede ora un giorno del 2018, con lo schermo

di luce acceso, il suono dei tasti; la lampada, whatsapp, il sole

uno straniato caldo

di novembre fuori dai vetri della mia casa.

 

E mi vedo qui

nel rovescio di ciò che faccio. Diviso, scandito, a me

diviso da me: 1940, 2018, date

in questa mia stupida

iperconnessa overdose

di gioie rubate e contraffatte, rabbia, rapiti vortici

idioletti e vanità.

 

Prendete i vostri corpi, amici. I corpi

e i corpi dei vostri saperi. E scagliateli. Sempre. Di più.

A velocità senza luce elevata contro il muro del tempo

affinché non sia mai

l’unità la vostra

 

più amata menzogna.

 

*** *** ***

 

Tutti questi mondi. Che camminano.

Che prendono. Che sconfinano.

C’è spazio qui; e canta l’arabo col maglione azzurro

mentre passa il tram. Scavalcata

come bidone primavera cemento, ogni cosa splende

si perde e dice stai

fra mondi; confratèrnati. Con labbra di grafite

di’ loro: slacciatevi

spargetevi, dislocatevi. Il ragazzo ha già

le pupille dilatate; e i luminosissimi lumi del mondo

si distendono e si gonfiano, mentre va

un altro giorno a morire

dietro gli umani sogni, che ruotano

che gridano; che camminano.

 

***

Tommaso Di Dio (1982) vive e lavora a Milano. È autore di alcuni libri di poesia tra cui, Favole, Transeuropa, 2009 (con la prefazione di Mario Benedetti), Tua e di tutti, 2014, Lietocolle, in collaborazione con Pordenonelegge, tradotto in francese da Joëlle Gardes. Dal 2015, sotto la direzione del filosofo Carlo Sini, è membro del comitato scientifico del laboratorio di filosofia e cultura Mechrì. È di prossima pubblicazione la sua traduzione di La primavera e tutto il resto del poeta americano W.C. Williams. È tra i fondatori della rivista di poesia e arte Ultima (www.ultimaspazio.com).

Foto di Dino Ignani.

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