Letteratura

Poesia | Laura Pugno

7 Dicembre 2018

il corpo illuminato

 

il legno, dice, è per i vivi, può bruciare:

continuano a parlare del fuoco,

così andranno, e con te

dall’oscurità a una luce abbacinante,

 

dal bosco riesci sempre a ritornare:

 

guardi dove la luce si addensa,

il corso del fiume

fino a dove

 

il nome del mondo è oceano,

sole che vi batte sopra,

onda,

 

lo scintillio se l’aria stessa

è luce, l’acqua è luce

senti scomporti

il corpo nella mente,

 

così quelli che pregano,

e agli altri invece,

noi,

 

io e te,

mossi dal mondo,

la parola

che nel sole hai dissolto, nel corpo

che puoi toccare,

 

presa dentro,

impronunciata

 

che il fuoco smetta di incendiare

torni luce,

la lente ustoria vetro,

il sole si posi come sole

 

sulle tue spalle, entra

come in un giardino,

è giardino,

chiuso tra mura,

molto alte,

 

occhio dorato tra palpebre:

vedi, l’acqua opaca

e di nuovo, neve,

 

e il detto,

detto per ultima volta, troverà

forma nuova,

ti cade addosso dolce

 

come precipitasse la parola,

si addensasse nell’acqua che bevi,

il bicchiere

attraversato dal sole,

 

nella stanza, la finestra aperta

su ancora neve di fuori,

 

e le parole già

nel paesaggio, come

pietre o sono

solo

sassi bianchi, una manciata,

in tasca:

 

dici che torneranno e sono

già tornati,

cercano il dolce dentro,

restano in piedi sulla soglia

 

finché non dirai di entrare,

chiamerai a te,

 

sei tu, ora,

è tua la forza

 

chiudi la parola

nella mano, contro il palmo

sempre caldo e secco,

senti il tremito,

sei tu,

 

ora vai verso la porta ed è

una giornata di sole,

lascia libera

ogni cosa a cui ritornerai

nel diventare, quando ti bruceranno,

 

e credilo, anche se non lo credi

è questo, che consente la luce

*

Dal poemetto inedito Noi.

***

Laura Pugno ha pubblicato i romanzi La metà di bosco (Marsilio 2018), La ragazza selvaggia (Marsilio 2016), Sirene (Einaudi 2007, Marsilio 2017), Quando verrai, Antartide (minimum fax 2009 e 2011), La caccia (Ponte alle Grazie 2012) e il saggio In territorio selvaggio (Nottetempo).

In poesia: I legni (Pordenonelegge/Lietocolle, 2018), Bianco (Nottetempo 2016), I diecimila giorni: Poesie scelte 1991-2016 (Feltrinelli Zoom 2016), La mente paesaggio (Perrone 2010, in spagnolo Nácar, Huerga y Fierro 2016), DNAct (Zona 2008), Il colore oro (Le Lettere 2007). È in Nuovi poeti italiani 6 (Einaudi 2012).

Ha vinto il Premio Campiello Selezione Letterati, il Dedalus, il Frignano per la Narrativa e il Libro del Mare. Co-cura la collana di poesia I domani (Aragno). Dal 2015 dirige l’Istituto Italiano di Cultura di Madrid.

Foto di Elio Mazzacane.

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