Letteratura

Poesia | Giuseppe Genna

27 Febbraio 2018

Piccola elegia della bimba fiaccola

Passi nell’erba che volevo erba,

del sole che vedevo lava

tutte le cose esasperate a massa.

Torniamo a nascere all’infinito cerchio.

Entriamo dove trapassa di sasso in sasso

Il tuo mondo di trucchi e tane silvestri, bimba,

dove tu hai madri le ultime cose, bimba,

la tragedia è tutto sapere non importa,

alla manina che è guscio di noce, sciolina

su dieci anni scorsi e di lì, bussola e inverni,

tra fauci passi, lupi incanti,

prima dei Cimbri e i Teutoni sul sussidiario.

Scorsa la saliva che era nume

umanamente accompagnavo, umanamente stavo

tra albero cavo e parole di passo

e i tuoi conigli orfani nel paese immaginario di Giolivetto, bimba,

e tu dicevi che “Siamo noi il niente, noi!,

che le bambole vedono con i loro occhi più ciechi,

noi antibiotici piccini ti diciamo

che sei niente tu ed esistere è lena

ed esilio e gioco

con sillabe che suonano come monete faccio

di ciò che voglio l’unità di tutto

con una bussola di carne e ossicine

io vado a direzione niente

a direzione padre.

Io sono la bambina” primordiale,

o mio inizio, mio eterno esilio,

a computare i cumuli di ceneri

i mucchietti di ossa

e fantasie di bambole e di mussola

delle piccole mummie e delle loro cripte.

Compagni io divergo qui dai vostri santi.

Fino a involare il verso di pietà in pietà.

Ordino a tutti pace.

Ordino i colloqui arcani.

E la bambina architettava la vita dei prati,

delle foglie ruggine, i passi nell’erba-sole,

la bimba andava a direzione amore,

alle ultime cose, o madre,

limpida luce della bambina fiaccola

che ci schiaccia ad angeli ritornare.

 

 

 

Giuseppe Genna è nato a Milano il 12 dicembre 1969. Ha lavorato in televisione (nel 1991-92 a Odeon Tv; per la Rai nel 1995), presso la rivista mensile Poesia(Crocetti Editore), come attaché alla Presidenza della Camera nel 1994-95, per Mondadori nei settori New Media e Libri nel 1996-99, a Clarence.com nel 1999-2002, per RCS Libri nel 2006-07, nuovamente per Mondadori Libri nel 2007-10. Insieme al regista Gilberto Squizzato ha scritto una fiction, SUOR JO, andata in onda su Rai3 nel 2005. Nel 2006 è stato chiamato a fare parte delle Giurie della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia (sezione Orizzonti).  Tra le sue opere: Catrame (Mondadori, 1999), Nel nome di Ishmael (Mondadori, 2001), Assalto a un tempo devastato e vile (peQuod, 2001; edizione 2.0 presso Mondadori, 2002; edizione 3.0 presso minimum max, 2010), Forget domani. Racconti dell’italian lounge (Pequod, 2002, con Igino Domanin), Non toccare la pelle del drago (Mondadori, 2003), I Demoni (Pequod, 2003, Michele Monina e Ferruccio Parazzoli), Grande Madre Rossa (Mondadori, 2004), Il caso Battisti (con Valerio Evangelisti e Wu Ming 1, Nda 2004), L’anno luce (il Saggiatore, 2005), Costantino e l’impero (Marco Tropea, 2005, con Michele Monina), Dies Irae (Rizzoli, 2006). Di recente, ha pubblicato “Io sono – Studi, pratiche e terapia della coscienza” (Il Saggiatore, 2015) e “Etere divino” (il Saggiatore, 2015). 

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Illustrazione di Micaela D’Astuto, 2018

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