Letteratura
Poesia / Gabriel Del Sarto
Piccole capitolazioni
Amate noci-pesche delle notti estive, nei giorni
della nube invisibile giurai per sempre
che avrei odiato questa città. I fiumi,
i corpi. Guardavo il giardino di casa, guardavo
quell’uomo sulla sedia di plastica bianca
che scuoteva la testa parlando con mio padre
la mattina dopo e diceva che non sarebbe rimasto,
che avrebbe pagato solo metà mese, tornava a Modena
a finire l’estate, a casa sua, lontano da qui.
Ricordo confusamente cosa rispose mio padre.
Ma dopo Chernobyl e Seveso, quelli
erano gli anni delle vite appese al nulla
del progresso atomico, alla melodia
scoperta da Madame Curie
***
Anche in questa scena guardavo un giardino. La scuola
media, le architetture in cemento armato
i vasconi per l’acqua piovana, i pini in lontananza – dietro
l’hotel il mare, se aprivi c’era il suo profumo.
Un’insegnante istruiva la classe sulla necessità
di chiudere quello stabilimento. I mattini
di storia e geografia. Qualche
mio compagno non sapeva leggere.
I quartieri di edilizia popolare in cui abitava. Gli anni
ottanta cadevano su di me, l’educazione
cattolica costruiva quella mite ferocia che ancora
si scaglia contro tutti voi
***
Ho ancora un albero in mente
da trent’anni e non so più
come contenerlo – con me è sincero, albero
da frutta, susino sensibile con me, compagno
d’infanzia vero in quei pomeriggi
nel giardino, il palo della porta,
il pallone con me e mio padre
nella fabbrica: la lotta sindacale,
i contratti nazionali del lavoro, quella
dannata, ripetuta, Cassa Integrazione
*
Gabriel Del Sarto ha pubblicato le raccolte I viali (2003, Atelier), Sul vuoto (2011, Transeuropa) e Il grande innocente, (2017, Nino Aragno) poi rivisitate nel recente Tenere insieme (2021, Samuele Editore). A giugno 2022 è uscita la plaquette Sonetti bianchi per L’Arcolaio Editore. Ha pubblicato un saggio monografico sulla poesia di David Maria Turoldo (Raccontare la verità, 2019, Lamantica), è autore di alcuni saggi a carattere pedagogico come Raccontare storie (con Federico Batini, 2007, Carocci) e In un inizio di mattina (2012, Transeuropa) e, con Federico Batini e Simone Giusti, del manuale Narrazione e invenzione (Erickson, 2007). Lavora come insegnante negli istituti superiori e come formatore in ambito aziendale. In uscita, in primavera, un suo saggio breve sempre dedicato alla poesia di Turoldo. Dal 2020 si occupa anche della casa editrice che ha fondato, Industria & Letteratura, dirigendo in particolare, con Niccolò Scaffai, la collana di poesia denominata Poetica.
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