Letteratura
Poesia | Franz Krauspenhaar
Tutti questi anni che sono così lontani
li sento vicini, la vecchiaia è una spada
sofferente. Io taglio poco, gratto le persiane
con le dita lunghe, sporche, avanzate
da una partita a carte.
Ho questo buco dentro che non dice nulla,
nulla comunica, è l’imbocco di un’autostrada
che percorsi tutto quel tempo fa. E ne sono
uscito? Il mio cuore è un vecchio ristorante,
c’è il menù per l’assatanato della buona
cucina, e anche quello per il povero
del fast food, l’ex ragazzino col riporto
ai pantaloni, e l’abbronzatura appesa.
Ma quanto tempo è passato. Figlio mio,
mi dico, dove sei diretto, dove vuoi
andare? Non lo sai più nemmeno, ora
hai dimenticato tutto, il luogo di partenza
e dove avevi previsto di arrivare.
Che tu sia benedetto per tutta la santa
pazienza che hai avuto, se non fossi me
ti elargirei una carezza, forse un buffetto
sulla guancia. Sei un esperto della vita
ma ora hai le lacrime agli occhi, perché
ti accorgi di conoscerla ma non averla
capita. È lì, fuori e dentro di te, un cancro
stabile, disperato e furioso, ma non sai
come si muove, dove va, cos’è, se non
un muoversi affannato del tempo.
Oggi mi fermerei sotto un albero, a vedere
l’orizzonte, senza pensare a molto,
con una strana pace che mi fa battere
il cuore. Guarderei la natura, così ferma,
come un’istantanea. E il cielo, attorno
a nuvole lente, come se la vita fosse
una cosa senza fine.
Il sole mi farebbe abbandonare, sarebbe
una promessa. Farei finta di averla
compresa.
*
Franz Krauspenhaar (Milano, 1960) è romanziere, poeta e occasionalmente compositore
sperimentale. Tra gli altri, ha pubblicato i romanzi Le cose come stanno (Dalai Editore, 2003), Era
mio padre (Fazi, 2008), Le monetine del Raphaël (Gaffi, 2012) e Brasilia (Castelvecchi, 2018). In
poesia ha pubblicato Effekappa (Zona, 2011), Biscotti selvaggi (Marco Saya Edizioni, 2012), Le
belle stagioni (Marco Saya Edizioni, 2014), Capelli struggenti (Marco Saya Edizioni, 2016). È
stato redattore di Nazione Indiana, La poesia e lo spirito, Tornogiovedì. È nel comitato di redazione
della rivista letteraria cartacea Il Maradagal. Nel marzo del 2018, col nome d’arte Nerolux, ha
pubblicato il disco digitale di musica ambient Un viaggiatore.
Devi fare login per commentare
Accedi