Letteratura
Poesia | Franco Arminio
Cara Madre,
ora tu hai solo silenzio nelle ossa,
ora posso provare a darti un poco
della mia gioia. Tu pensavi solo a soffrire
e io ti seguivo,
non so a cosa ho creduto nella vita,
sicuramente più di tutto
alla tua sofferenza e alla mia.
Ora è tempo di stare dove sono,
ringraziare, vedere il buono,
fidarmi della gioia e non dello spavento.
Ti farò sapere di questo nuovo tempo,
mi farò una croce sul cuore
ogni volta che ti penso.
È bello essere attenti
ma benedetto sia l’errore,
benedetta la disattenzione.
Immaginate
che sempre a un certo
punto arriva
il primo giorno della vostra vita
e non è mai quello in cui siete nati.
Il mio primo giorno è oggi.
Grazie a tutte le creature
del mondo, a tutte le cose
che sono appoggiate sulla terra.
Sento che è buona e perfetta
questa nostra serata umana.
***
FRANCO ARMINIO è nato e vive a Bisaccia, nell’Irpinia d’Oriente. Ha pubblicato una ventina di libri, tra cui Terracarne (Mondadori), Cartoline dai morti (Nottetempo), Geografia commossa dell’Italia interna (Bruno Mondadori), Cedi la strada agli alberi (Chiarelettere) e Resteranno i canti (Bompiani). Si occupa anche di documentari e fotografia. Come paesologo scrive da anni sui giornali e in Rete a difesa dei piccoli paesi. Attualmente è il referente tecnico del Progetto Pilota della Montagna Materana nell’ambito della Strategia Nazionale per le Aree Interne. Ha ideato e porta avanti La casa della paesologia a Trevico e il festival “La luna e i calanchi” ad Aliano. Nel catalogo Laterza anche Nevica e ho le prove. Cronache dal paese della cicuta (2009).
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