Letteratura

Poesia | Cristiano Poletti

1 Dicembre 2018

Fuga, o ritorno

Tu torni dove tornano nel vento

di tutti i nostri amori le figure

e i fiori. O tu non torni,

sapranno riferire. In quale luce

 

tu, voce, stai avvicinandoti muta

alla fonte del fiato? Lì sei nata,

formi da poco parole e in natura

di buio cresci, e non muori o divieni,

tu taci sulla strada.

 

La sfiori non il vento

al limite del fiato

la voce dei tuoi giorni,

la ferma solitudine dei giorni.

*

La poesia nasce, riportandone poi all’interno alcuni riferimenti espliciti, dalla lettura di Statische Gedichte di Gottfried Benn.

***

Cristiano Poletti, Treviglio (Bg), 1976. È autore di Porta a ognuno (raccolta di poesie, L’arcolaio, 2012) e del saggio Trovandomi in inviti superflui, in L’attesa e l’ignoto – L’opera multiforme di Dino Buzzati, a cura di Mauro Germani (L’arcolaio, 2012). Sue precedenti opere sono: Non Nome e Mari diversi. Dal 2007 al 2017 ha diretto il festival Trevigliopoesia. Dal 2013 è redattore del lit-blog Poetarum Silva (una scelta di articoli si è ora raccolta in un libro di prossima pubblicazione, intitolato dei poeti). Nel 2019 curerà la pubblicazione, per la casa editrice Marcos y Marcos, di Ora immobile, sull’opera del poeta Fabio Pusterla. E per la collana Le Ali di Marcos y Marcos, sempre nel 2019, sarà pubblicato il libro di poesia Temporali.

Foto di Viviana Nicodemo.

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