Letteratura
“Non è mai troppo tardi”
Mercoledì, giorno di mercato qui in Bovisa. Scendo presto e, a pochi passi dal portone di casa, trovo subito quello che cercavo, la bancarella dei calzini. Comincio a scegliere quello che mi serve, con un solo criterio fondamentale: tutti dello stesso colore. C’è stata un’epoca della mia vita in cui non tenevo conto di questo criterio, ma ormai da tempo ho…abdicato, rinunciando al titolo che mi aveva assegnato la mia compagna di vita, quello di re dei calzini scompagnati.
Accanto a me si trovano la proprietaria della bancarella e una cliente molto anziana che, evidentemente, la conosce da tempo.
“Come sta tua suocera?”, domanda la cliente.
“Cosa vuoi che ti dica? Quando è morto mio suocero, sembrava che fosse finita anche la sua vita. Non mangiava, non usciva, era sempre depressa e confusa. Anzi, più che confusa, abulica, priva di slanci o di iniziative. Se i miei figli fossero stati ancora bambini, magari questo l’avrebbe aiutata a tirarsi su, quando erano piccoli l’adoravano e per lei era una gioia quando glieli affidavo. Ovviamente li adora ancora e loro ricambiano il suo affetto, ma hanno da un bel po’ superato i vent’anni tutti e due.”
“Ma non mi avevi detto”, interloquisce la cliente, “che tua suocera era andata a stare in una casa di riposo?”
“Vero, ci stavo arrivando. Ed è proprio qui che arriva il bello!”
“In che senso?”
“Nel senso che in casa di riposo, dopo un iniziale periodo di confusione e sbandamento che ci aveva fatto preoccupare, è rifiorita!”
“Ha trovato delle buone amicizie?”
“Ottime. Anzi ti dirò di più: ormai dice a tutti che si è fidanzata!”
“Stai scherzando? A ottanta anni e passa? E chi è il fortunato?”
“Un vicino di stanza di Villa Arzilla”
“Ma mi spieghi in che senso dice che si é fidanzata?”
“Nel senso, lei dice, che sono praticamente inseparabili. Stanno insieme dalla mattina alla sera: mangiano, vanno insieme a fare delle piccole passeggiate, giocano a carte, guardano la tv. Tutto il giorno insieme!”
“Scusa, ma fanno anche il resto?”
“Questo mia suocera non me lo ha detto. Ma lo spero per lei!”
Non resisto alla tentazione di interloquire. “Non è mai troppo tardi”, dico, mentre sporgo tre paia di calzini rigorosamente neri alla signora della bancarella.
“Verissimo”, risponde lei, dandomi il resto.
Poi aggiunge: “A dirle la verità, poi, fatti come questi mi rallegrano, mentre mi intristiscono le storie che finiscono dopo trenta o quarant’anni di convivenza. Spero che a me non succeda mai!”
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