Letteratura
Morte a Venezia ( una giornata al mare…)
“Pizze, piatti di pesce, serate musicali in un locale sulla spiaggia con arredi in legno e luci soffuse”.
Così si presenta al pubblico su internet il Pachuka beach, un locale sulla spiaggia di S.Nicolo’ al Lido di Venezia che conosco da cinquanta anni.
Cinquant’anni fa non aveva quel nome pretenzioso.
Era semplicemente “Da Paolino“.
Ricordo perfettamente la prima volta che ci sono stato.
Era una domenica di maggio del 1970. Insieme con alcuni amici e amiche dei tempi del liceo eravamo arrivati lì per prendere il sole e farci il bagno.
Con nostra grande sorpresa buona parte della spiaggia era occupata dal set di “Morte a Venezia” di Visconti.
Ricordo una grande insegna di legno bianco con una scritta azzurra, “Grand Hotel des Bains” (la spiaggia di quell’hotel si trova a quasi due chilometri di distanza, ma tutte le scene esterne vennero girate sulla spiaggia di S.Nicolò).
Ricordo anche un continuo viavai di uomini e donne in abiti di lino bianchi.
Erano gli attori e le comparse del film.
Verso le due, dopo aver passato la mattinata a prendere il sole e a fare il bagno, io e i miei amici eravamo nella sala interna del ristorante, una specie di grande capannone di legno.
E qui verso le due e mezzo del pomeriggio si materializzò il Regista.
Non so se avesse passato il tempo della pausa di lavorazione del film nel camper che avevamo visto parcheggiato nel piazzale davanti all’ingresso della spiaggia oppure in una saletta al piano di sopra messagli a disposizione dai gestori del ristorante.
Fatto sta che aveva un’aria rilassata, come se avesse appena finito di farsi una bella pennica.
Vestito grigio di seta lucida, camicia bianca aperta sul collo, giacca accuratamente ripiegata sul braccio.
Bevuto un caffè al bancone del ristorante, si accese una sigaretta, poi si diresse verso la spiaggia, circondato immediatamente da alcuni collaboratori.
Uno di loro, ad un cenno del maestro, andò di corsa a prendere un grosso megafono e glielo consegnò con atteggiamento deferente.
Impugnatolo come una sorta di insegna del comando, Visconti cominciò ad impartire con la sua voce arrochita dal fumo, tutta una serie di ordini.
La scena alla cui lavorazione assistemmo era quella dell’incontro in spiaggia tra il protagonista del film, il professor Hashenbach e il giovane Tadzio.
P.S. Il film fu girato 16 anni dopo la morte di Thomas Mann, autore dell’opera dal quale è tratto il film.
Visconti ammirava moltissimo lo scrittore e portava sempre con sè una copia di quel libro.
I due si erano incontrati una volta sola: un testimone dell’incontro descrisse il regista come “notevolmente intimidito” dalla presenza dello scrittore.
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