Letteratura
Mi chiedi se sono felice?
– Mi chiedi se sono felice? ( abbassa leggermente gli occhiali da sole e mi fissa con uno sguardo tra il sorpreso e l’ironico)
– Te lo chiedo perchè una volta hai detto che la felicità non esiste
– Ah sì ? E quando lo avrei detto?
– Quando mi hai lasciato. Te lo ricordi?
– Di averti lasciato, dici? Piangevi come un vitello…
– Guarda che ti sbagli. Presi la cosa con dignità…
– Dimentichi le telefonate mute…
– Non so a cosa ti riferisci…
– Vabbè…
– Insomma : la felicità per te esiste o no? Mi interessa saperlo…Se me lo dici, ti regalo quella lampada stile liberty ( indico la vetrina del negozio di fronte al quale ci siamo incontrati per caso)
– Per carità! Mi fai così cheap?
– Si.
– Grazie.
– Faccio finta di non aver sentito…( mi prende per un braccio e comincia a dirigersi verso la stazione) Vedi la felicità è come quei progetti politici dei quali sentiamo sempre dire che “non esistono le condizioni”. C’è sempre una condizione mancante : se c’è l’amore, mancano i soldi, se ci sono l’amore e i soldi manca la salute, se ci sono tutti e tre, non ci soddisfa la carriera…E via così, c’è sempre qualcosa che manca…
– E cosa ti manca adesso?
– Un caffè.
– E dopo saremo felici?
– Dopo prenderò il mio treno.
– E in treno cosa penserai di me?
– Che se finivo in un commissariato invece di incontrarti per strada, avrei subito un interrogatorio meno incalzante.
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