Letteratura
“Lo confesso e mi autodenuncio: io, dirigente di scuola pubblica, spaccio libri”
Abbiamo contattato la Dott.ssa Carolina Guardiani, preside dell’Istituto Leon Battista Alberti, in relazione alla polemica scaturita da un articolo sul Corriere della Sera riguardante l’iniziativa Incontro con l’Autore – su cui si è espresso anche Cultora – per chiederle delucidazioni in merito all’atmosfera che oggi si respira nella scuola.
“Gli studenti sono tranquilli – dichiara – la polemica è scaturita da alcuni genitori che hanno contattato una giornalista accusando la scuola di discriminazione per aver vincolato la partecipazione all’evento all’acquisto e alla lettura del libro. Ma io questi genitori non li ho mai visti e dai ragazzi ho ottenuto solo solidarietà.” Alla luce dei fatti, la preside Guardiani si dimostra risentita per la mancanza di rispetto dimostrata nei suoi confronti e nei confronti della scuola, in quanto è stata “scavalcata” dai genitori che senza alcuna avvisaglia hanno lanciato la polemica mediatica. E sorge il dubbio che la loro indignazione questa volta si sia fatta sentire a causa della popolarità di Mario Tozzi, autore di Tecnobarocco. La Dott.ssa Guardiani spiega che questo progetto viene sviluppato secondo queste condizioni da anni, trattandosi di un’iniziativa volta a “sensibilizzare e educare gli studenti al valore culturale e economico dell’oggetto libro”, in quanto prodotto di un lavoro intellettuale che richiede la convergenza di più professionisti. La speranza della preside è che i ragazzi, da queste iniziative del tutto facoltative, comprendano che spendere 12 o 15 euro per un testo in grado di arricchirli è positivo, spesa – ricorda la preside – che si richiede ai partecipanti una volta l’anno. “Emerge un problema di fondo – dichiara – riguardo alla poca considerazione che hanno i libri. I viaggi culturali, che richiedono una spesa maggiore, non hanno mai suscitato polemica, ma la spesa di un libro venduto a prezzo scontato fa nascere questioni demagogiche.”
Secondo una novità dell’ultima ora, sembra che un compromesso si sia infine raggiunto: Mario Tozzi, alla luce delle polemiche, propone alla preside di prolungare la durata del suo intervento dedicando, a fine presentazione, qualche minuto agli studenti che non hanno comprato e letto il libro ma che ne sono incuriositi. L’evento, ricordiamolo, si terrà questo lunedì 21 marzo in Viale Civiltà del Lavoro, 4 zona Eur.
Alleghiamo anche il comunicato stampa inviatoci dalla Dott.ssa Guardiani per chiarire la propria posizione e difendersi dalle accuse e in cui invita gli offesi a costruire un dibattito costruttivo.
“Lo confesso e mi autodenuncio: io, dirigente di scuola pubblica, ‘spaccio’ libri”. La dirigente scolastica dell’I.I.S.S. Leon Battista Alberti, dott.ssa Carolina Guardiani, in seguito alla polemica che ha interessato il progetto “Incontro con l’Autore”, rivendica con orgoglio il proprio impegno per la diffusione di libri utili agli studenti.
Prosegue l’attività della dirigenza e dei docenti dell’Alberti per avvicinare gli studenti alla lettura.Roma, 17 marzo 2016
“Penso che una scuola pubblica che promuova l’acquisto e la lettura di libri, nell’ambito di progetti inseriti nella propria offerta formativa, faccia un’opera meritoria. Questo, forse superfluo sottolinearlo, senza che la scuola stessa ci guadagni nulla”.
La Dirigente scolastica dell’I.I.S.S. “Leon Battista Alberti” di Roma, dott.ssa Carolina Guardiani, prende così posizione in merito alla recente polemica che ha interessato il progetto “Incontro con l’Autore” in seguito all’articolo pubblicato sul Corriere della Sera a firma di Claudia Voltattorni.
“La proposta di acquisto del libro è stata rivolta a tutti i ragazzi e sono fiera di progetti di questo tipo che si fanno in tutte le scuole – spiega la Dirigente scolastica dell’Alberti – Si propone, senza alcuna forzatura, l’acquisto di un libro; chi è interessato lo compra, a un prezzo più conveniente rispetto al prezzo di copertina (ovviamente la scuola fa solo da tramite), lo legge, ne discute in classe e poi ha la possibilità di parlarne con l’autore stesso.
Spiegare a un 15 enne che, con poco più di 10 euro, oltre all’ingresso alla festa o all’aperitivo al bar alla moda può acquistare qualcosa che rimane, che gli apre la mente e il cuore, che può aiutarlo a crescere, a capire il mondo nel quale è capitato, credo sia un’ottima cosa”.“Non regalo libri ai miei studenti – prosegue la dott.ssa Guardiani – primo perché non ho fondi, secondo perché credo sia opportuno far comprendere a un ragazzo che l’oggetto libro ha un valore, che deve essere riconosciuto e pagato perché frutto di un lavoro intellettuale che deve essere riconosciuto e pagato.
In questo senso, lo confesso e mi autodenuncio: io, dirigente di scuola pubblica, “spaccio” libri.
L’Istituto “Leon Battista Alberti” – nell’ambito del suo piano dell’offerta formativa – sostiene e promuove la diffusione e la fruizione della cultura (libri, spettacoli teatrali, cinematografici, ecc.) presso i propri studenti come mezzo per evolvere, arricchire la propria esperienza e ampliare i propri confini esistenziali.
“Qual è la notizia? Quale lo scandalo? – aggiunge la dott.ssa Guardiani – Che ci sono ragazzi che non possono permettersi di comprare il libro? Allora che dire dei viaggi di istruzione, per i quali la richiesta non è di 10 euro o poco più ma di alcune centinaia di euro che, effettivamente, possono fare la differenza nel bilancio di molte famiglie! Eppure non ho mai visto genitori indignati con le scuole (tutte) che organizzano i viaggi. Ecco, il mio pensiero è rivolto ai genitori: la porta della mia presidenza, come sanno, è sempre aperta e rinnovo l’invito a parlare direttamente e chiedere eventuali spiegazioni, in un’ottica di scambio e fattiva collaborazione”.
Fonte: Cultora
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