Letteratura
“Le Strade di Laredo”, Larry McMurtry. Il western che una donna deve leggere
“Il colonnello parlava in modo brusco, ma in fondo la maggior parte degli uomini parlava in modo brusco”
“Le strade di Laredo” è un romanzo del 1993 di Larry McMurtry uscito di recente per Einaudi, dopo la pubblicazione del poderoso (1.000 pagine di cavalcata letteraria) “Lonesome Dove” nel 2017. “Le strade di Laredo” è la prosecuzione dell’avventura, nel west spietato e polveroso, di molti dei personaggi dell’epico “Lonesome Dove”, in cui si dipana una storia che è un’immersione nell’avventura più profonda attraverso le terre selvagge al confine tra il Texas e il Messico.
L’insieme di questi due libri è a mio parere un capolavoro. Leggendoli ci si perde. Ci si sente in sella assieme ai protagonisti, a battere i denti nelle notti glaciali passate sotto l’assedio di banditi dai sentimenti sporchi di sangue rappreso, a soffrire per il dolore di una pallottola che scalfisce un’anca, a urlare per un coltello Bowman che taglia una gamba. O a commuoversi per quei piccoli, normali, gesti di umanità che – in mezzo alla lotta più dura e contro ogni logica – sorprendendo possono salvare.
La storia è l’avventura dell’ingaggio dell’ormai vecchio, ma sempre leggendario, capitano Woodrow Call per seguire, trovare e giustiziare un giovane bandito – Joey Garza, avido e assetato di sangue – che in compagnia solo del suo cavallo, della sua determinata ferocia e di un fucile tedesco, mette a soqquadro le ferrovie del Colonnello Terry. Il vecchio Call, ranger solitario è stato il più astuto, abile, retto e privo di ogni scampolo di pietà con i fuorilegge, cacciatore di banditi della frontiera. Nonostante l’età deve avventurasi in una missione difficile, in compagnia di un contabile yankee e di un improbabile vicesceriffo a cui si aggiungeranno poi il fido Pea Eye e il leggendario scout indiano Famous Shoes, sorprendente segugio di tracce e infaticabile camminatore.
Ma braccare Garza è impresa ardua, tanto più se nel mezzo del viaggio torna sul cammino di Call il folle criminale Mox Mox, il “Bruciacristiani”, che obbliga il ranger a dover sbrigare altre faccende, innescando una spirale che rende la missione una lotta per la sopravvivenza.
Ma in questo libro protagoniste indiscusse e potenti sono le donne. Soprattutto Lorena, moglie di Pea Eye, Maria, la madre di Garza e la piccola Teresa. Sono personaggi fantastici; ex puttane redente le prime due e figlia cieca di Maria la terza. Donne determinate, capaci di resistere alla violenza degli uomini e della terra che abitano. Donne che sotto la scorza divenuta ruvida a seguito dell’esercizio della sopravvivenza, riescono ad amare, rompendo la folle spirale omicida che sembra tenere in vita gli uomini. La sete di sangue si placa con il perdono.
“Le strade di Laredo” è un romanzo imperdibile, certamente di genere, ma che porta il lettore in un viaggio avvincente, dalle tinte così forti e dai personaggi così vivi da far sembrare non di leggere un testo, bensì di guardare un film. Ed è un romanzo che, se fossi femmina, leggerei non solo con piacere ma con orgoglio. Perché dice molto più di quale sia la forza che si ha nell’essere donna di quanto non dica qualsiasi romanzo “femminista”.
Unica accortezza: non leggetelo prima di aver letto “Lonesome Dove”. Primo perché vi perdereste un (lungo) capolavoro. Secondo perché iniziereste un viaggio a metà, su una pista ricca tanto di insidie, quanto di promesse.
Autore: Larry McMurtry
Editore:Einaudi Editore
Pagine: 496
Prezzo: € 22,00 (cartaceo)
Data di pubblicazione: 2018
@Alemagion
www.facebook.com/alessandro.maggioni.792
Devi fare login per commentare
Login