Letteratura
Le famigliole felici
Lei entrò nella sua stanza verso le dieci del mattino.
Lui stava al telefono.
Vedendola, le indicò una delle due sedie piazzate di fronte alla sua scrivania.
Lei vi si accomodò, appoggiò un fascio di pratiche sulla sedia accanto, tirò fuori dal taschino della camicia un pacchetto di sigarette, ne accese una, tirò una lunga boccata e gli fece un largo sorriso.
Lui intanto continuava a parlare:
“Sì, amore, sto bene, non ti preoccupare, il mal di testa è passato……..Forse avevo mangiato troppo……
Come dici?…Ho capito. Che bambino sveglio!.. Ha preso tutto dal padre. …….
Perchè dici così? Anch’io ho imparato a camminare a 10 mesi, chiedilo a mia madre…Non parlare così di mia madre…
Comunque non fargli fare troppi progressi. Aspetta almeno che io arrivi a casa, così lo riprendo con la telecamerina… del cellulare. Adesso ti devo lasciare….Ti amo anch’io”.
Mise giù il telefono. Le sorrise:
“Pensa, Claudietto ha cominciato a camminare da solo! Non vedo l’ora di rientrare a casa domani sera…”
“Sono soddisfazioni” disse lei, aspirando nervosamente il fumo della sigaretta.
“Sbaglio o sento dell’ironia?”
“Quando mai? Perchè dovrei?”
“Non ne hai motivo,comunque. Riusciamo a vederci stasera?”
“Non posso stasera. E’ il compleanno di mio marito. Sai? Anche noi siamo una famigliola felice”
“Bene. Cos’hai lì?”
“La pratica Mambretti”
“Sempre lui. Cosa ha fatto stavolta?”
“E’ andato a casa con la macchina aziendale in orario di lavoro”
“E come si giustifica?”
“Dice che si trovava a passare da quelle parti per fare una riparazione presso un cliente e non ha resistito alla tentazione di andare a dare un bacio alla moglie e alla bambina che è nata qualche settimana fa.”
“E gli contestiamo una cavolata del genere?”
“Il fatto è, capo, che lo fa tutti i giorni”
“Tutti i giorni?”
“Lui fa le riparazioni nel quartiere in cui abita. E un vicino di casa che gli vuole male ci ha mandato una lettera dicendo che ogni mattina alle 10 e mezza lui vede la macchina con il logotipo aziendale ferma davanti al condominio. Ogni mattina ci va un quarto d’ora, poi torna al lavoro.”
“Insomma, fammi capire, mentre gli altri tecnici alle 10 e mezza fanno la pausa caffè, Mambretti fa la pausa famiglia?
“Esatto”.
“Altro esempio di famigliola felice…”
“Come le nostre?”
“Certo, come le nostre.”
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