Letteratura
La voce di Humphrey Bogart
Lei: Com’è che arrotondavi la voce?
Lui: Scusa, a cosa ti riferisci?
Lei: Ti ho sentito poco fa, al telefono..Con chi stavi parlando?
Lui: Con il call center dell’Azienda Sanitaria…
Lei: E al telefono c’era una donna.
Lui: Beh, sì, perché?
Lei: L’ho capito da come arrotondavi la voce..
Lui: In che senso?
Lei: Si, insomma, da come sceglievi i toni bassi, come se stessi doppiando Humprey Bogart.
Lui: Sai com’è, sembrava che per l’esame che dovevo fare non ci fosse posto prima di sei mesi…
Lei: E allora?
Lui: Allora, se tu ti fossi trovata al mio posto con un maschio che ti rispondeva al call center, non avresti fatto un po’ la seduttiva per cercare di ottenere il risultato?
Lei: Ma va là…
Lui: E poi è colpa tua!
Lei: Scusa questa me la devi spiegare!
Lui: Ti ricordi quella volta che ci siamo sentiti al telefono? E hai detto che trovavi eccitante il suono della mia voce?
Lei: Ma è stato trent’anni fa!
Lui: Ci sono esperienze che segnano…
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