Letteratura
La vocazione dell’infermiera
Lui ha i capelli ricci, bianchissimi, un fisico asciutto e un naso affilato. Avrà una settantina d’anni.
Lei non arriva ai 45, e’ decisamente bella, capelli neri molto lunghi, occhi chiari.
Stanno seduti al tavolino vicino al mio alle Zattere, proprio di fronte alla Chiesa del Redentore.
C’è un sole magnifico, ma i tavolini del caffè, collocati sotto una specie di tendalino, sono all’ombra.
L’uomo, però, sposta la sua sedia in modo da avere il sole in faccia. Chiude gli occhi e si lascia andare ad un mugolio di piacere.
“Sei sicuro che ti faccia bene prendere tutto questo sole?”, chiede la sua compagna.
“Hai proprio la vocazione dell’infermiera” risponde lui, sorridendo.
“Sei tu che vuoi fare il ragazzino e non lo sei.” risponde lei.
“Ma io sono un ragazzino!”
“Già” risponde lei sospirando.
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