Letteratura
La pazienza del ragno
– Ha la pazienza del ragno.
– Chi?
– Gianni.
– In che senso, scusa?
– Mi ha chiamato adesso Matilde.…
– Un’ora al telefono! Che vi siete dette?
– Io nulla, lei, invece, un fiume in piena!
– Si è rimessa con Gianni?
– Dice che ci sta pensando.
– Con quello che le ha combinato?
– Già. Ma, sai com’è lui…
– So perfettamente com’è, lo conosco da quando facevamo le superiori.
– E allora sai meglio di tutti com’è: pronto a dire e a fare tutto e il contrario di tutto.
– Certo. E’ proprio per questo che, una volta che lo hai inquadrato, cominci a diffidare da uno come lui.
– Matilde, a quanto pare, non la pensa così…
– Non mi dire che sta cedendo di nuovo? Dopo quello che le ha fatto…
– Gianni sostiene che è stata solo uno sbandata.
– Una sbandata che è durata un anno, con la nuova fiamma esibita in ogni dove.
– Si vede che la nuova fiamma, come la chiami tu, si è stufata di lui.
– Probabile, e la capisco pure. Non capisco, invece, perchè Matilde, come ha detto a te, “ci stia pensando”..
– Forse per il fatto che Gianni è il padre dei suoi figli.
– Ragione comprensibile, ma, a mio avviso non sufficiente.
– D’accordo, ma tu che lo conosci bene dovresti sapere come agisce in situazioni come queste: è determinato, avvolgente, sinuoso, la riempie di attenzioni, la inonda di suppliche. Insomma è proprio come dice Matilde: ha la pazienza del ragno.
– Facile liberarsene allora. Basta un bel colpo di scopa sulla ragnatela!
– La fai facile tu!
– Mi spieghi allora che faresti tu al posto di Matilde?
– Intendi: se tu ti mettessi con una squinzia e poi tornassi a Canossa dopo un anno?
– Yes.
– Credi che, per ottenere il mio perdono, ti basterebbe stare tre giorni inginocchiato al freddo e al gelo davanti al portone di casa?
– No, non ci credo per niente.
– Infatti: per me ci potresti stare pure trent’anni!
– Ecco, allora, cerca di trasmettere un po’ di questa tua intransigenza alla “moglie del ragno”…
– Spiegami una cosa, però. Questa tua intransigenza nei confronti di Gianni parte dal tuo senso di giustizia oppure deriva dal fatto che qualche decennio fa tutte le tue compagne di scuola cedevano al suo fascino e non al tuo.
– Come mi conosci bene…
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