Letteratura
La memoria di Sherlock Holmes
– C’è giusto una spruzzatina di neve sulla Cima Tosa…
– Cosa stai dicendo? Quello è il Grostè!
– Vabbè, Cima Tosa, Grostè, non posso mica ricordarmi tutto!
– Non è mica difficile. In questa zona non ci sono più di quattro o cinque cime importanti e le hai tutte sotto il naso per metà del tempo…
– Il problema è un altro: a cosa mi serve distinguerle?
– Che ragionamento da muflone…
– Cerco di spiegarti il mio punto di vista: c’è un racconto di Conan Doyle in cui, ad un certo punto il dottor Watson spiega a Sherlock Holmes cosa sono i meridiani e i paralleli. Holmes lo ringrazia, poi gli dice: “Ecco un’informazione che provvederò a rimuovere al più presto dal mio cervello”. “Per quale motivo?”, chiede stupito Watson. “Semplice”, risponde Holmes, la nostra memoria ha uno spazio limitato, meglio scartare in fretta le informazioni inutili per lasciare spazio a quelle utili”. Hai capito?
– Si. Che sei un trombone.
– Grazie.
– Non facevi prima a dirmi che non te ne frega niente di distinguere la Cima Tosa dal Grostè? Invece di tentare di verniciare con una patina di nobiltà letteraria la tua superficialità?
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