Letteratura
Poesia | Maria Grazia Insinga
Tirrenide
le ciel de fer s’est abattu
sur cette tendre statue
Marguerite Yourcenar
*
era uscita a decifrare qualcosa
come si esce di casa o dal mondo
e c’era troppa gente ed era il segno
di un errore di una maggioranza
*
l’oblio è fuori discussione
lei ha tagliato questa corda
l’ha tirata troppo le cuoia
la gioia il fatto che fosse
inanimata eppure una scossa
*
l’incendiario gira con una bottiglia
e le sigarette in testa e non riesce
a spegnere la testa
l’estremo esercizio delle rapide contro
dammi il mio arco quotidiano
*
la messa in scena della parola
la messa in posa in prosa
la chiosa il din che non chiosa
proprio niente e come avete
potuto andare a capo? da un capo
all’altro passi di qui signora kafka
passi pure di qui c’è qualcosa
per lei una parola dal sonno
*
ora è troppo leggibile
la parola che c’è
e in quella che manca
il vuoto mille inizi uguale
mille non possibilità
dove sono le cose
quando non ci sono?
*
un corso d’acqua rapido
per diventare eremita
sgombrando la mente
rimane sempre un buco
*
Dopo la laurea in Lettere moderne, il diploma in Conservatorio e in Accademia, Maria Grazia Insinga si dedica all’attività concertistica e all’insegnamento nelle scuole secondarie. Nell’ambito degli studi musicologici censisce, trascrive e analizza i manoscritti musicali inediti del poeta Lucio Piccolo. Suona in un duo pianistico ed è docente di Pianoforte presso l’Istituto “G. Verga” di Acquedolci. Nel 2014 la raccolta “La porta meta fisica” è segnalata al Premio Montano. Sempre nello stesso anno, con il sostegno dell’Assessorato ai Beni Culturali di Capo d’Orlando, idea il Premio di poesia per i giovani “Basilio Reale” La Balena di ghiaccio giunto alla quarta edizione e presieduto da Emilio Isgrò. Nel 2015 vince il concorso Opera prima, iniziativa editoriale diretta da Flavio Ermini e a cura di Poesia2punto0, con la silloge “Persica” (Anterem/Cierre grafica). Nel 2016 entra a far parte del consiglio editoriale di Opera prima. Nello stesso anno la raccolta “Ophrys” è finalista alla XXX edizione del Premio Lorenzo Montano. Nel 2017 pubblica il leporello in versi “Etcetera” (Fiorina) e la raccolta “Ophrys” (Anterem). Cura da un anno la collana di poesia Isolario per Fiorina. Alcuni testi si trovano in riviste e antologie: “Il rumore delle parole” (Edilet, 2014) a cura di Giorgio Linguaglossa; “Blanc de ta nuque” Vol. II (Le voci della luna, 2016) a cura di Stefano Guglielmin; “Umana, troppo umana” (Aragno, 2016) a cura di Fabrizio Cavallaro e Alessandro Fo; “Punto. Almanacco di poesia” (puntoacapo, 2017) a cura di Mauro Ferrari; “Osiris Poetry” n. 84 (Andrea and Robert Moorhead, 2017); “Il corpo, l’eros” (Ladolfi, 2018) a cura di Franca Alaimo e Antonio Melillo.
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Foto di Ariane Deschamps
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