Letteratura

Poesia | Maria Grazia Insinga

12 Marzo 2018

Tirrenide

le ciel de fer s’est abattu
sur cette tendre statue
Marguerite Yourcenar

*

era uscita a decifrare qualcosa

come si esce di casa o dal mondo

e c’era troppa gente ed era il segno

di un errore di una maggioranza

*

l’oblio è fuori discussione

lei ha tagliato questa corda

l’ha tirata troppo le cuoia

la gioia il fatto che fosse

inanimata eppure una scossa

*

l’incendiario gira con una bottiglia

e le sigarette in testa e non riesce

a spegnere la testa

l’estremo esercizio delle rapide contro

dammi il mio arco quotidiano

*

la messa in scena della parola

la messa in posa in prosa

la chiosa il din che non chiosa

proprio niente e come avete

potuto andare a capo? da un capo

all’altro passi di qui signora kafka

passi pure di qui c’è qualcosa

per lei una parola dal sonno

*

ora è troppo leggibile

la parola che c’è

e in quella che manca

il vuoto mille inizi uguale

mille non possibilità

dove sono le cose
quando non ci sono?

*

un corso d’acqua rapido

per diventare eremita

sgombrando la mente

rimane sempre un buco

 

 

 

*

Dopo la laurea in Lettere moderne, il diploma in Conservatorio e in Accademia, Maria Grazia Insinga si dedica all’attività concertistica e all’insegnamento nelle scuole secondarie. Nell’ambito degli studi musicologici censisce, trascrive e analizza i manoscritti musicali inediti del poeta Lucio Piccolo. Suona in un duo pianistico ed è docente di Pianoforte presso l’Istituto “G. Verga” di Acquedolci. Nel 2014 la raccolta “La porta meta fisica” è segnalata al Premio Montano. Sempre nello stesso anno, con il sostegno dell’Assessorato ai Beni Culturali di Capo d’Orlando, idea il Premio di poesia per i giovani “Basilio Reale” La Balena di ghiaccio giunto alla quarta edizione e presieduto da Emilio Isgrò. Nel 2015 vince il concorso Opera prima, iniziativa editoriale diretta da Flavio Ermini e a cura di Poesia2punto0, con la silloge “Persica” (Anterem/Cierre grafica). Nel 2016 entra a far parte del consiglio editoriale di Opera prima. Nello stesso anno la raccolta “Ophrys” è finalista alla XXX edizione del Premio Lorenzo Montano. Nel 2017 pubblica il leporello in versi “Etcetera” (Fiorina) e la raccolta “Ophrys” (Anterem). Cura da un anno la collana di poesia Isolario per Fiorina. Alcuni testi si trovano in riviste e antologie: “Il rumore delle parole” (Edilet, 2014) a cura di Giorgio Linguaglossa; “Blanc de ta nuque” Vol. II (Le voci della luna, 2016) a cura di Stefano Guglielmin; “Umana, troppo umana” (Aragno, 2016) a cura di Fabrizio Cavallaro e Alessandro Fo; “Punto. Almanacco di poesia” (puntoacapo, 2017) a cura di Mauro Ferrari; “Osiris Poetry” n. 84 (Andrea and Robert Moorhead, 2017); “Il corpo, l’eros” (Ladolfi, 2018) a cura di Franca Alaimo e Antonio Melillo.

*

Foto di Ariane Deschamps

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