Letteratura
In memoriam
Nelly Sachs (Berlino 1891-Stoccolma 1970), poeta ebrea, premio Nobel 1966, riusciì a scampare alla deportazione nazista rifugiandosi in Svezia, dove visse in esilio fino alla morte, ricoverata per lunghi periodi in ospedali psichiatrici.
Ci esercitiamo alla morte di domani
quando ancora appassisce in noi l’antica morte –
Oh, angoscia insostenibile dell’uomo –
Oh, abitudine alla morte fin nei sogni
dove la notte si frantuma in nere schegge
e l’ossea luna rischiara le rovine –
Oh, angoscia insostenibile dell’uomo –
Dove sono i dolci rabdomanti,
angeli di quiete, che toccano per noi
la segreta fonte che dalla stanchezza
stilla nella morte?
Nelly Sachs, Poesie – Einaudi, Torino 1971 e 2006
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