Letteratura
Impostura & Letteratura
Una locuzione aforistica di Agota Kristov, tempo fa, mi ha straordinariamente impressionato per il suo alto contenuto esplosivo di verità e rivelazione. “È diventando assolutamente niente che si può diventare scrittori”, ebbe a dire la scrittrice di origini ungheresi che scriveva in francese: una frase di un effetto tellurico, di una profondità abissale, destinata a sconvolgere e, al contempo, a rassicurare qualsiasi “sciagurato” che in cuor suo sente di essere uno scrittore autentico. La giustezza solenne che vi è contenuta prorompe in tutta la sua potenza distruttrice, riversandosi come lava sulle inespressive pagine di grigi autori e facendo un solo rogo dell’immondizia letteraria persistente. Di contro, la stessa sembra inneggiare alla creatività e ai virtuosismi dei talentosi, al riparo dalle contaminazioni sistematiche di logorroici parolai, camuffati da scrittori.
L’aforisma della Kristov si dispone come una denuncia contro l’abusivismo letterario dei mestieranti e dei professionisti di ogni genere, che, forti di una protezione adeguata decidono di smettere la divisa dell’impiegato di banca, o del giurista, per entrare nei panni dello scrittore senza un minimo di leggerezza e naturalezza. E si espande a squillo di tromba per i “segnati dal destino” che intingono la penna nell’inchiostro degli angeli, chiamandoli alla carica per favorire il ritorno alla letteratura, nel tentativo di spazzare via l’indecente disciplina di emulazione che ne ha preso le sembianze.
In fondo, solo chi non è riuscito a evitarlo è davvero uno scrittore. Oggi, ahimé, tutti ambiscono a diventarlo, ma proprio tutti! Lenti di penna e smussati di pensiero, monchi d’ingegno e ciabattoni di diversa natura riescono a pubblicare un libro con un’editrice importante. Ma non gli splendidi “sfigati”, sottintesi dal fulmineo pensiero della grande scrittrice, che, tra sofferenza e autoironia, tra povertà ed esercizi di stile, si attivano in una dignitosa cornice sperimentale. Forse stanno per arrivare, forse non arriveranno mai. Del resto, gli scrittori mediocri ci sono stati in ogni epoca, ma solo in questa sembrano esserci cattivi editori.
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