Letteratura
Ilaria e La Capria baciati dagli dei
Corre sui quotidiani la notizia della morte della bellissima Ilaria Occhini, grande attrice che ha lavorato con i migliori registi, da Ronconi a Visconti, in teatro con Gassman. Di nobile famiglia era nipote dello scrittore Giovanni Papini.
Ma la si ricorda per il grande amore con Raffaele La Capria, con il quale ha convissuto per 58 anni e dalla cui unione è nata Alessandra.
Si conobbero a Positano nel 1961 all’indomani del premio Strega, vinto da La Capria per “Ferito a morte”. Da allora non si sono più lasciati.
“Quando mi affacciai al balcone dello studio dove abitavo e vidi questa giovane donna al volante, tutta ridente d’estate, pensai a quanto fosse bella…”
Ilaria aveva classe innata, aristocrazia comportamentale, l’intelligenza e l’eleganza del cuore.
Si innamorano perdutamente e di lei diceva La Capria che “Ilaria riesce a parlare anche con i gabbiani”.
La Capria ricorda che il loro amore non aveva clamore, era fatto di piccole cose: andare sott’acqua tenendosi per mano nel mare cristallino della Sardegna; pescare i calamari con la lampara su un gozzo dei pescatori di Panarea e mangiarli la notte. Fare lunghe passeggiate a Capri in compagnia della luna e del vento fresco che saliva dal mare.Viaggiare in auto sportive decappottabili, amate da entrambi, e sorridere in silenzio.
In questi ultimi tempi le amabili conversazioni letterarie che i due tenevano ed a cui partecipavano i migliori intellettuali non si sono più avute per l’aggravarsi della malattia di Ilaria, ma dolci e tenere parole i due si sono detti, racconta Alessandra.
Una volta disse Ilaria a commento dell’amore che ha sempre irrorato la loro fausta intesa: “Speriamo che gli dei non si accorgano della nostra felicità, perché senza dubbio ci punirebbero”.
Biagio Riccio
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