Letteratura
Il trentesimo anniversario
Due uomini si scambiano delle confidenze in battello.
Uno parla in italiano, l’altro gli risponde usando il dialetto.
“La sai l’ultima?”, dice il primo , “Io e mia moglie adesso adesso andiamo dallo psicologo.”
“A far che? ” – risponde l’altro.
“Consulenza di coppia”
“Dopo 30 áni e passa che ste’ insieme?”
“E’ cominciato tutto proprio il giorno in cui ci avvicinavamo al trentesimo anniversario del matrimonio…”
“Cioè?”
“Ho chiesto a mia moglie come pensava di festeggiare l’anniversario. E lei mi ha risposto: veramente pensi ci sia qualcosa da festeggiare?”
“E téo dìse dopo trenta ani?”
“Sì, ma non è che li abbiamo passati a parlare per tutto il tempo…”
“Éo spero ben. E invece lo pissicologo ( dice proprio così P-I-S-S-I- C-O-L-O-G-O, scandendo bene) ve fa parlar?”
“A me sembra che parli soprattutto lui…”
“Saría a dir ?”
“Incomincia a parlare di noi, poi finisce sempre per parlare di se stesso. Si porta continuamente ad esempio”
“Eòra a còssa ve serve ?”
“E’ quello che mi domando anch’io”
“Eòra perchè andè?”
“Mia moglie lo stima molto.”
“E ti?”
“Lo considero un forbito imbecille”
“Forbito?”
“Per dirtene una: l’altro giorno voleva dirci che aveva fatto bene a fare una certa cosa. Ecco cosa ha detto: Mi lusingo di credere di avere fatto una scelta appropriata”
” ‘Sti qua che no parla come che ‘i magna, no ‘i go’ mai possui vedar”.
“Neanche io. Mi sa che il trentunesimo anniversario lo festeggeremo ognuno per conto suo.”
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