Letteratura
La sindrome del nido pieno
“Non sai quanto mi faccia piacere potermene stare un po’ sola oggi!”, dice la signora all’amica che le siede accanto.
“Come sola? Non sei qui con me?” replica l’altra, ridendo.
“Intendevo sola nel senso di libera…”
“Sei uscita di prigione?”
“Tu scherzi, ma non vai tanto distante dalla verità.”
“Ah sì, e quale sarebbe la tua prigione?”
“Beh, prigione non è il termine esatto, ma una cosa è certa. Avere ancora in casa dei figli grandi da una parte fa piacere, dall’altra è quasi una condanna.”
“Non ti sembra di esagerare? Io sono ben contenta di avere ancora a casa Giorgio.”
“Sei contenta perchè è il tuo unico figlio! Ma averne a casa quattro è un ‘altra storia”
“Non hai qualcuno che ti dia una mano?”
“In realtà tutti sostengono di collaborare. E in parte è vero.”
“Ma poi…”
“Poi ognuno segue la sua strada, ha i suoi giri, i suoi programmi.”
“Mi sembra normale, sono tutti maggiorenni e vaccinati.”
“Lo sai qual è la cosa che mi infastidisce di più?”
“Il bucato, immagino.”
“Macchè! A quello ci pensano da soli: caricano la lavatrice e stendono. E per lo stiraggio viene una signora un paio di volte alla settimana.”
“E allora qual è la cosa che più ti sconvolge?”
“Il fatto del mangiare.”
“Non apprezzano la tua cucina?”
“Una volta, quando erano bambini, ne andavano pazzi. Adesso sono tutti pieni di fisime: c’è quello che non vuole la pasta, quello che non vuole la carne, quello che non vuole il formaggio. No ti sa mai che teccia metter su!”
“A pranzo vengono tutti?”
“Per fortuna solo uno, quello che va ancora all’università.”
“E a cena?”
“Quello è il momento più stressante. Non solo devi stare attenta a quello che cucini per non scontentare nessuno, ma non sai mai, se non all’ultimo momento quanti saranno presenti!”
“Non è che esageri un po’?”
“Niente affatto. Ieri ho comprato delle sogliole freschissime a Rialto, le ho cucinate al forno, ho preparato un contorno di verdure, e, quando sono arrivate le sette di sera, hanno cominciato a chiamare tutti e quattro, uno di seguito all’altro, per dirmi che si fermavano a mangiar fuori!”
“Ho capito, alcune madri hanno la sindrome del nido vuoto, tu hai quella del nido pieno!”
Devi fare login per commentare
Accedi