Letteratura
Il Metternich dei matrimoni
Mi appisolo sempre, a pochi minuti dal decollo.
Ho viaggiato in aereo centinaia di volte, ma l’effetto è sempre lo stesso.
Mi sveglio dopo mezz’ora.
I due passeggeri seduti accanto a me stanno discutendo tra di loro.
Li sento benissimo anche se continuo a tenere gli occhi chiusi, sperando di riprendere sonno.
“Sai perché alla fine non mi sposo mai? ” dice uno dei due all’altro.
“Perché non riesci a trovare quella che ti sopporta fino in fondo” risponde l’altro, ridendo.
“No. Non riesco a trovare una donna che non pretenda di appoggiarsi a me.”
“Oh bella! Non lo sai che il matrimonio è una società di mutuo soccorso? Tu ti appoggi a me, io mi appoggio a te, così funziona!”.
“E’ questo che non reggo. Io mi sento una persona abbastanza forte e sicura. Se devo esserlo anche per qualcun altro, mi sento soffocare, come in trappola”
“Beh, mi sembra un’esagerazione, francamente!”
“Come posso spiegartelo? Ecco, vedi, adesso stiamo volando su questo aereo ed io non ho paura. Non penso mai ad un incidente, mi siedo sulla mia poltroncina, sono sereno il decollo e aspetto fiducioso l’atterraggio. Ma, se al mio fianco c’è qualcuno che si fa prendere dal panico, che ad ogni scossone o rumore sospetto, sobbalza, si agita e sospira, dopo un po’ può capitare anche a me di farmi coinvolgere, di andare nel panico. Ecco per me il matrimonio è come un viaggio in aereo. Cerco una compagna che, come me, non appena l’aereo decolla, si metta lì tranquilla ad aspettare l’atterraggio”
L’altro ride:
“Ho capito hai una visione aereonautica del matrimonio. Vuoi sapere come la penso? Semplicemente non hai ancora incontrato la persona giusta. Il giorno che la incontrerai sarai felice di stringerle la mano quando ha paura o di fartela stringere da lei quando hai paura tu”.
“Ognuno è fatto a modo suo e la pensa come vuole. Ma per me, per essere ben riuscito un matrimonio deve avvenire tra due “stati” di uguale importanza e dimensioni. Sennò è un’annessione. E le annessioni vanno bene solo se lo stato annesso accetta la sua identità di stato annesso, perchè sennò è guerra tutti i giorni”.
“E adesso mi dirai che, per stare bene insieme, due persone devono essere anche il più possibile omogenee: preferire la montagna al mare o viceversa, avere le stesse idee politiche, gli stessi bioritmi, gli stessi gusti alimentari, essere attratti dalle stesse letture e dalle stesse serie televisive…”
“Non arrivo a tanto, credimi…”
“Sarà…Comunque quella storia due stati di uguale importanza e dimensioni me la segno. Sei il Metternich dei matrimoni!”
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