Letteratura

ELETTE E SUPERIORI, PIENE DELLA GRAZIA SUPREMA

8 Marzo 2021

Hanno la magia: quando ti leghi ad esse, ne senti quel nodo portentoso che è capace di tenere insieme due anime che spostano la notte per riveder sempre le stelle.
Hanno la bellezza addosso e se te ne fanno partecipe, avverti il vibrare dentro dell’universo, perché fanno dono delle meraviglie.
Hanno il pianto ed il sorriso di Dio: da un lato conoscono la pietà della sofferenza, perché partoriscono il travaglio della vita, si sanno districare in tutte le pene, dall’altro sono la beatitudine del mondo, perché il piacere e la gioia che infondono in tutte le cose non ha pari.

Conoscono la fragilità,perché si sanno rialzare ed affrontano  tutti i pericoli: non cadono mai.

Cantano la musica più bella, perché ne sanno la letizia.

Ed hanno la leggerezza: tutte le cose pesanti si smarriscono al cospetto della leggiadria di cui son capaci .

Perciò vanno protette, accarezzate, sfiorate e lambite come fiori delicati e pieni di profumo, mai offese: è sacrilegio.

Il dolore che sanno sopportare lo ha visto Dio: gli uomini non sanno fare la storia senza di loro. E la poesia sarebbe caduca, l’arte sterile: sono le Muse cui soggiace la memoria ed il cammino della vita.

Sono pregne della libertà del corpo e sanno ardere come braci perenni di una passione che abbatte l’oscurità del mondo.

Sono elette e superiori, piene della Grazia Suprema.

Auguri a tutte le donne.

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