Letteratura
Due libri da leggere sotto l’albero del proprio (tema) natale
C’è un libro che mi è molto caro, oserei dire che è uno dei miei libri del cuore. Si intitola Un altro giro di giostra, di Tiziano Terzani. Lo ascoltai in audiobook nel 2017, e da allora l’ho letto e riletto almeno 3 volte. La pubblicazione è del 2004. Oggi si sarebbe chiamata autofiction – se non che quello che vi si narra è tutto vero (ma ovviamente una volta che narriamo noi stessi non possiamo che farne un plot narrativo). Ecco, se questo libro vale 10, direi che ce n’è un altro che si situa su un voto di almeno 7/7,5. Che per me è comunque tanto per un libro, ed è l’ultimo di Emmanuel Carrère Yoga.
Ovviamente se voi leggerete Carrère senza aver letto Terzani, penserete di stare di fronte a un capolavoro, vi straccerete le vesti e uscirete urlando per strada ebbri di godimento psicoestetico; ma vi assicuro, benché meriti, Yoga non è minimamente a quel livello. Non dirò perché, detesto le recensioni. Come detesto le introduzioni.
Dunque, se volete dedicarvi ad altro, leggere altro. Se volete conoscere le vite vissute narrate da chi sa scrivere – e anche bene, maledettamente bene! – leggete questi due libri. Solo che ora Carrère va di moda, Terzani no. Ma saprete rimediare, certamente.
Ps – Adoro comunque questo stile, questo genere letterario, questa di scrittura che fa della propria singolarità il tema del ‘romanzo’. In fondo, come dice Montaigne all’inizio dei suoi Saggi «Così, lettore, sono io stesso la materia del mio libro: non c’è ragione che tu impieghi il tuo tempo per un soggetto così futile e vano».
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