Letteratura
Dacia Maraini: le parole di una vita
“Alfabeto quotidiano. Le parole di una vita”: Dacia Maraini con Gioconda Marinelli dal 17 giugno nelle librerie e store online. Il volume esce per Marlin editore, la casa editrice di Tommaso e Sante Avagliano. In un confronto con Gioconda Marinelli, scrittrice e giornalista, l’autrice di successi di critica e pubblico come “La lunga vita di Marianna Ucrìa” e vincitrice dei premi Strega e Campiello rivela squarci significativi del proprio mondo interiore. Appena raggiunta dal Premio Hemingway, un riconoscimento dedicato a una figura particolarmente speciale per una casa editrice che deve il suo nome al pescespada Marlin del classico “Il vecchio e il mare”, Maraini si racconta in “Alfabeto quotidiano” e affronta senza remore sentimenti, valori, emozioni, piccole debolezze, convincimenti, ferite, abitudini ed esperienze.
Frutto di una lunga amicizia, questo testo raccoglie, attraverso 250 parole, un’ampia conversazione tra la grande scrittrice e Gioconda Marinelli sui più svariati argomenti: da quelli quotidiani alle passioni e alle battaglie di sempre, presentati in ordine alfabetico.
Nella sua introduzione, dal titolo “Volare con le parole”, Dacia Maraini definisce il libro dotato del “ritmo di una partita di ping pong”: «Gioconda Marinelli mi ha proposto questo gioco dei vocaboli e io, dopo varie perplessità, l’ho accettato. E devo dire che mi sono divertita. Ci siamo divertite. Il ritmo è sempre stato un motivo di allegria per me: il ritmo delle parole, il ritmo del pensiero, il ritmo del ballo, il ritmo del respiro, il ritmo dei passi. (…) Il ritmo quindi è volo. Le parole scappano dalle mani e prendono a volteggiare per la pura gioia di tenersi sospesi per aria. È un sogno che faccio spesso. Ecco io spero che leggendo questo libro si sia presi dalla voglia di giocare e di volare da un tetto all’altro solo per il piacere di farlo».
Dalla conversazione emergono interrogativi esistenziali: domande sul senso della vita, sull’amore, la sofferenza, la violenza, la morte. Né mancano temi scottanti e attuali come l’inquinamento e la pandemia o, in relazione al passato, riferimenti all’infanzia difficile, con l’internamento per due anni in Giappone, e a figure centrali del Novecento come il padre Fosco, Moravia, Pasolini, Morante, Piera Degli Esposti. «La memoria è anche una presa di coscienza e quindi comporta responsabilità etica. Per questo è importante ricordare», evidenzia l’autrice di “Bagheria”, “Voci”, “Colomba” e “Trio”.
La romanziera, oltre che drammaturga e saggista sempre attenta ai conflitti contemporanei, non dimentica neppure il tema a lei caro della libertà della donna: «Se un uomo dice “voglio essere libero” si pensa alla libertà di parola, di pensiero, di azione. Se una donna dice “voglio essere libera”, si pensa immediatamente alla libertà sessuale. Vede che anche le parole sono misogine?».
Le domande si susseguono incalzanti e le risposte e le considerazioni sono sicure, rapide, sempre sincere, mai elusive. Il libro si può leggere ad apertura di pagina, ricavandone insegnamenti e materia di riflessioni. Si tratta di un’occasione per conoscere i pensieri più reconditi e i moti dell’anima di una personalità che ha dedicato la propria esistenza alla scrittura, partendo dal presupposto di “non avere niente nella propria vita di cui non si possa parlare pubblicamente”.
«Chi conosce l’impegno letterario di Dacia Maraini, il suo linguaggio semplice, trasparente, sincero e allo stesso tempo profondo e ricco di vibrazioni, sa che i suoi pensieri sono incisivi e acuti e le riflessioni penetranti. In questo dialogo serrato e coinvolgente sugli argomenti più vari, da quelli quotidiani alle passioni e alle battaglie di una vita, si affrontano grandi temi e tutto ciò che ci appartiene: i valori, le emozioni, le aspirazioni, le regole, le nostre parole. “La realtà, come scrive Dacia, è complicata e sempre sorprendente”. Ed è un piacere ascoltarla, perché so che dirà sempre qualcosa di unico”, sottolinea Gioconda Marinelli.
Devi fare login per commentare
Accedi