Letteratura

Da domani in libreria “L’eterno” di Simona Moraci edito da Marlin

23 Novembre 2022
Dopo il grande successo di “Duecento giorni di tempesta”, pubblicato sempre da Marlin editore e proposto per il Premio Strega 2022, la scrittrice siciliana firma un nuovo viaggio tra le pieghe dei sentimenti che legano a doppio filo il genere fantasy noir a temi di grande attualità, in una Parigi dei giorni nostri dove le emozioni che attraversano i protagonisti divengono difficili da dimenticare

 

 

 

 

Si intitola “L’eterno” il nuovo libro di Simona Moraci, edito da Marlin (pag. 256 ) nella collana “Mondi Sommersi”, da domani in tutte le librerie. Dopo il grande successo di “Duecento giorni di tempesta“, pubblicato sempre dalla stessa casa editrice, vincitore del Premio l’Iguana Anna Maria Ortese 2021 e candidato all’edizione del Premio Strega 2022, la raffinata scrittrice siciliana, compone pagine ricche di profondo pathos narrativo, che miscela in modo magistrale, la struttura del genere fantasy noir con una fitta tela sentimentale,  chiamando per nome le miriadi di emozioni che sferzano le esistenze dei protagonisti, in una Parigi dei giorni nostri, del post Bataclan, struggente e ipnotica come non mai.

Nel corso della storia, il lettore viene letteralmente proiettato per le strade de la Ville Lumière, quando si susseguono, in una sequenza inquietante, una serie di delitti efferati che destabilizzano pesantemente gli equilibri di periferia già complicati, adattati, a fatica, all’immensità di una metropoli delle dimensioni della capitale francese.

E così, Sandro, di professione giornalista, con un fardello pesante sulle spalle, per esperienze di vita difficili, si ritrova ad indagare sulle tracce lasciate da un omicida seriale, che si caratterizza per l’accanimento ai danni delle sue vittime: le sbrana a morsi. Ad incupire ancora di più il quadro di degrado e pericolo che generano vicende di questo tipo, concorre, certamente, il giro di droga e prostituzione che gravita sulla sfondo e che conduce ad un nightclub dai tratti atipici, denominato l’Arcangelo. Nelle more dell’inchiesta, Sandro verrà aiutato nelle ricerche da Irene, la donna di cui è innamorato e che cerca di riconquistare. Anche Irene è una giornalista e scrive presso una testata italiana importante, per la quale viene incaricata di seguire un mostra sul Romanticismo nero che cela delle presenze indecifrabili e spiazzanti.

Ad instillare inquietudine è una strana ombra che aleggia per le strade di Marais, che mira a “riconquistare” Irene. Una presenza che esiste sin dall’origine dei tempi e che appartiene ad una dimensione ultraterrena, anche se gravata da una maledizione: Ethan, l’Eterno. Gli eventi si intrecceranno tra di loro, in ossequio al compimento di una profezia antica che richiama il climax gotico, sovrapponendo in alcuni frangenti in modo totalizzante, la dimensione soprannaturale a quella reale, avvolgendola di mistero denso, bagnato nel romanticismo puro. Due colori vengono mantecati alla perfezione nello scorrere delle pagine composte da Simona Moraci, il nero lucido, intriso di sangue vivo, e il bianco accecante della luce che rischiara le tenebre delle vite dei protagonisti, facendoli riemergere e riannodando i fili recisi dal dolore, cospargendoli del nutrimento salvifico che solo l’Amore riesce ad imprimere al corso del tempo ed anche oltre, appunto, in “Eterno”.

La scelta precisa di ambientare la storia in una Parigi ferita dal dopo Bataclan, nell’acme delle dimostrazioni terroristiche, offre uno spaccato diretto e laconicamente immediato di quali percezioni abitino luoghi e protagonisti, che tentano di superare un evento così traumatico, reo di aver fatto scoprire ad una città del genere, di essere profondamente vulnerabile dinanzi all’acrimonia del Male.

Il lettore ha la possibilità di passeggiare per le vie di Marais, il quartiere più di tendenza di tutta Parigi, dove visse Victor Hugo, per intenderci, passando per Saint Louis en l’Île, venendo rapito dalla Senna che scorre placida al suo fianco, per arrivare poi, fino alla privazione che impera nella Banlieue, in un dialogo disarmante con la propria anima, che ab origine, anela a vivere per l’eternità.

L’autrice, Simona Moraci, nata a Messina, scrittrice, giornalista professionista e insegnante. Ha pubblicato altri romanzi come: I confini dell’anima (1996) e Giornalisti, e vissero per sempre precari e contenti (2014) e, in edizione Marlin, Duecento giorni di tempesta (Premio L’iguana – Anna Maria Ortese 2021),presentato al Premio Strega 2022 dallo scrittore e giornalista Aldo Cazzullo. Collabora con il quotidiano “Gazzetta del Sud”, di cui è stata redattrice per un lungo periodo.

 

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