Letteratura
Cos’abbiamo letto nel 2015? I libri da recuperare e da regalare a Natale
21 Dicembre 2015
«Ogni lettore, quando legge, legge se stesso», diceva Marcel Proust. Cosa hanno letto e “quanto si sono letti” gli autori de Gli Stati Generali nel 2015? Proponiamo una selezione delle recensioni pubblicate quest’anno, da rispolverare per recuperare letture nel periodo festivo o come consiglio per i regali di Natale dell’ultimo minuto.
- La linea d’ombra, di Joseph Conrad, ripubblicato da Feltrinelli nella traduzione poetica e appassionata di Simone Barillari.
- Una cosa divertente che non farò mai più, di David Foster Wallace.
- I libri che fanno teatro. In Italia esiste ancora un’editoria teatrale; Andrea Porcheddu ci regala una selezione di testi sul teatro da leggere e studiare. Per appassionati e curiosi.
- Sottomissione, di Michel Houellebecq.
- Chi manda le onde di Fabio Genovesi.
- Metropoli di Massimiliano Santarossa.
- Sette brevi lezioni di fisica, di Carlo Rovelli.
- La ricchezza delle emozioni, di Giandomenico Scarpelli.
- La Resistenza perfetta di Giovanni De Luna.
- Le lettere cattive – Una Twin Peaks epistolare, di Cristiano Governa.
- L’evoluzionista riluttante – Il ritratto privato di Charles Darwin e la nascita della teoria dell’evoluzione, di David Quammen.
- Deciphering the fall and rise in the net capital share, di Matthew Rognlie, la critica più precisa e non strumentale a Il capitale nel XXI secolo di Thomas Piketty.
- L’invenzione della madre, di Marco Peano; “un romanzo assoluto sull’amore o meglio su una storia d’amore unica, ma continuamente replicabile in mille variazioni, in infinite combinazioni ma sempre impigliata a due estremi inevitabili: una madre e un figlio uniti da una corda tesa e sottile, un equilibrio che rende impossibili incroci e sovrapposizioni”.
- Il buio ha paura dei bambini di Emiliano Marrese.
- Traditori. Una storia politica e culturale, di Marcello Flores.
- Il principe della zolla, “una ricca antologia di testi curata da Gianni Mura che restituisce al lettore di oggi una piena e ampia visione di quello che fu il racconto sportivo prima dell’avvento dominante e assoluto di tv e moviole”.
- Atti osceni in luogo privato, di Marco Missiroli.
- La bella antologia curata per Minimum Fax da Christian Raimo e Alessandro Gazoia dal titolo L’età della febbre. Storie di questo tempo.
- Cos’è il carcere? Vademecum di resistenza, di Salvatore Ricciardi, ex ergastolano condannato per fatti connessi al tentativo di rivoluzione fallito tra gli anni ’70 e ’80.
- Panorama di Tommaso Pincio.
- Una spiaggia troppo bianca, di Stefania Divertito, giornalista napoletana specializzata in inchieste sull’ambiente.
- Sassofoni e pistole, di Franco Bergoglio, che indaga il lungo rapporto tra il Jazz e la letteratura poliziesca del Novecento.
- Cent’anni a Nordest, di Wu Ming 1; “un reportage pubblicato recentemente da Rizzoli, in cui il componente del collettivo letterario bolognese Wu Ming racconta, utilizzando come spunto iniziale l’anniversario dello scoppio della Grande Guerra, cent’anni di ferite, conflitti, cicatrici, nazionalismi, estremismi e vecchi e nuovi miti (autoctoni oppure importati, come l’onnipresente Vladimir Putin) in quella che continua ad essere l’area più calda della geografia sociopolitica italiana”.
- Stai zitta e va’ in cucina. Breve storia del maschilismo in politica da Togliatti a Grillo, di Filippo Maria Battaglia.
- La vita non vissuta, di Nicola Gardini; un “romanzo moderno, diario frammentato, contemporaneo, di una lotta tra pulsione di vita e di morte – dovuta, necessaria al quotidiano”.
- Temptations of Power, di Shadi Hamid; “un libro del 2014, scritto prima dell’assalto alla redazione di Charlie Hebdo e dei più recenti attacchi nella capitale francese, e tuttavia le sue pagine sono una sorta di mozione d’ordine concettuale rispetto al magma che vi ha fatto seguito, teoria ben fondata nella ricerca empirica, occasione per rendere le idee più chiare e distinte”.
- La vita nana, di Enrico Dal Buono; «Un libro sul destino. La struttura, volutamente complessa, non è stata una scelta arbitraria: i molti personaggi e le storie che si incrociano convergono verso un unico punto. Il destino».
- L’arte nello spazio urbano, di Alessandra Poiselli.
(Per leggere tutti i contributi su i libri e chi li legge clicca qui)
Devi fare login per commentare
Accedi