Letteratura
Bowling
Fa molto caldo.
Preferirei restare a casa con i condizionatori accesi a palla.
Ma Mario vuole uscire. E’ stato a casa tutto il giorno perchè oggi era il suo turno di riposo e adesso scalpita.
Gli ho chiesto giusto mezz’ora per riprendere fiato e farmi una doccia.
La giornata è stata molto pesante e non avrei proprio voglia di muovermi.
Ma so bene com’è fatto.
Conosco il broncio che gli si dipinge in faccia tutte le volte che mi propone di fare qualcosa e non lo assecondo.
“Dove pensavi di andare?” gli ho chiesto.
“Giorgio e Claudia vanno al bowling…”
Ho cercato di simulare entusiasmo. Senza riuscirci, però.
“Cosa c’è? Non ti va?” mi ha chiesto subito.
“Scherzi? Non vedo l’ora di stracciarti a bowling!”
Non ha abboccato. E’ vero che a bowling lo straccio regolarmente, ma non ha abboccato.
“E’ la compagnia che non ti entusiasma, allora?” ha detto.
Sembra uno distratto, ma non gli sfugge niente.
Giorgio mi è abbastanza simpatico. E’ uno tranquillo, di solito molto rilassato.
A non piacermi decisamente, è lei, la moglie.
Sin dalla prima volta che l’ho vista, l’ho trovata falsa.
Scoprire solo diversi mesi dopo che mi era stata presentata che lei e Mario avevano avuto una storia molto tempo prima non mi aiutato a superare la mia antipatia per lei.
Tutte le volte che noi quattro passiamo una serata insieme (capita spesso, abitiamo nello stesso stabile) finisce per accendersi una discussione.
Lei e Mario, praticamente, la pensano in maniera diversa su ogni cosa.
Ma confrontarsi è il loro sport preferito.
E le ironie e i sarcasmi che lei rivolge a Mario durante queste discussioni mi urtano, non tanto per i contenuti (qualche volta li condivido pure!) quanto per il tono con il quale Claudia gli si rivolge. Più volte ho avuto la tentazione di sbroccare, di dirle: “Smettila di parlargli in quel modo, è dai tempi del liceo che non state più insieme!”.
Poi mi trattengo.
Immagino le facce stupite che farebbero Giorgio e Mario.
Ma soprattutto il sorrisetto di affettuoso compatimento e di finta sorpresa che si stamperebbe subito sul viso di Claudia.
Faccio una doccia veloce, mi metto un vestito da pochi euro preso al mercatino sotto casa sabato scorso, mi trucco un po’, poi torno in salotto.
“Ecco qua, sono pronta” dico.
Lui mi fissa per qualche secondo, poi emette un piccolo fischio di ammirazione.
“Mia moglie è sempre una sventola” dice.
Penso che è un complimento banale e che me lo ha fatto per lo meno altre cento volte da quando stiamo insieme.
Ma rido lo stesso come se lo sentissi per la prima volta e gli dico: “E’ inutile che cerchi di fare il furbo, ti straccerò lo stesso a bowling”.
Mi da un leggero buffetto su una guancia e borbotta, quasi tra sè e sè, :”Fanfarona”.
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