Letteratura

Atlante delle città incognite: in viaggio con Mario Fortunato

23 Novembre 2022

La città: uno spazio fisico, dai confini ben definiti, un luogo immaginario, fluido, che si muove sulle gambe delle persone che la popolano, raccontandola con il loro vissuto. Nessuna città è veramente inesplorata oggi, soprattutto quando parliamo di grandi capitali, nessuna è veramente conosciuta. Da sempre lo spazio urbano rappresenta un importante espediente narrativo: cornice delle vicende, in larga parte dei casi, protagonista del racconto di scrittori che hanno deciso di dar loro voce in prima persona.

Calvino raccontava le città invisibili, Mario Fortunato le città incognite. Ventuno racconti, accompagnati dalle illustrazioni di Claudia Peill, compongono questo Atlante, attraverso il quale il lettore può osservare da loro interno altrettante – notissime – città. Tokyo, Bogotà, Venezia, Londra, Nuova Delhi, sono solo alcune delle capitali che, grazie alle vicende minime dei protagonisti, vengono attraversate in questo viaggio senza meta. La narrazione non segue una rotta ma, come in una esplorazione compiuta da moderni flâneurs, naviga fra oriente e occidente sospinta dai pensieri, dai sentimenti e dalle sensazioni di chi abita (o chi scopre approdandoci) le strade, i palazzi, le piazze di questi luoghi. Ogni città ha i suoi riferimenti, riconoscibili, ben definiti. Allo stesso tempo ciascuna condivide con le altre una certa enigmaticità, un elemento di inconoscibile che può emergere soltanto attraverso la percezione restituita dalle vite dei protagonisti, che suggeriscono e rivelano molto di ciò che la descrizione non può offrire al lettore.

Solitari, amanti, giovani alla ricerca di un posto nel mondo, persone avanti negli anni pronte a riscoprire qualcosa di dimenticato. Ognuno trova nella città uno specchio e da ciascuno la città è restituita in modo personalissimo eppure universale, come se nell’esperienza individuale potesse condensarsi l’essenza di uno spazio. Un sentimento provato forse da molti lettori nei loro viaggi, nel cuore della città in cui vivono, negli spazi consueti delle strade fra le quali sono cresciuti. Mario Fortunato costruisce un viaggio interessante e curioso, un giro del mondo in ventuno tappe e altrettante esistenze, che non si esaurisce nel racconto, ma si moltiplica grazie al potere evocativo della forma breve combinata all’illustrazione. Un libro da leggere secondo la propria curiosità: in modo sequenziale oppure per estratti, in un unico momento o andando e tornando, curiosando, come spesso accade quando ci si mette in viaggio.

M. Fortunato, Atlante delle città incognite, Bompiani, pp. 216.

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