Letteratura
A mia madre, che oggi avrebbe compiuto cento anni
Ti intuivo nel buio
della camera sterile:
la mascherina i guanti
e te già persa nel sonno più duro,
pelle squamata labbra arse,
capelli che stentavano a spuntare;
ti pulivo, ti incremavo le piaghe
come a Cristo Maria per mantenerti viva.
Picchiavo il muro, la porta
se mi chiamavi mamma
dicendomi di non andare via,
e io a te lo stesso, come fossimo
un’eco, mia mamma mia bambina,
bellissima e cattiva che mi sei morta.
Adesso in Tre libri, Il Convivio 2025
Devi fare login per commentare
Accedi