Letteratura
19 luglio 1992
Facitilu a pizzudda:
fa chiù danno iddu cca
chi l’autru a Roma.
Lui stava al mare
a Villagrazia nuotava
guardava il Tour de France
poi nella borsa
le carte processuali
un costume gli occhiali
l’agenda rossa
cartonata.
Alla moglie ci vediamo stasera
di fretta un bacio, e via
sulla Croma blindata
due auto di scorta;
sa bene che il tritolo
è già arrivato
se fuma le Dunhill
non ha paura
piuttosto è rassegnato.
Alle cinque di sera
la domenica
nel luglio vuoto
di gente di pensieri
va da sua madre
per un saluto
al civico ventuno
del condominio giallo
in una strada
imbuto.
Lei di vedetta
sospetta come sempre
e sempre teme
il boato
un muggito di terra squassata
l’asfalto che esplode
suo figlio che esplode
bruciato
con altri cinque
colpevoli di niente.
Esempio di rara rigorosa
coerenza
medaglia d’oro
l’aeroporto gli verrà
intitolato
ma
il vile agguato
di efferata ferocia
previsto prevedibile
senz’altro programmato
le trattative tra due poteri
papelli talpe appalti investimenti
uffici giudiziari
la questura
contiguità complicità
colossali depistaggi
insabbiamenti.
Congiura del silenzio.
Non vogliamo autorità
funerali di stato
la verità invece
quella ci spetta
quella negata
la verità che ancora
aspetta
l’agenda rossa
mai più trovata.
Devi fare login per commentare
Accedi