Fotografia
Gli Americani: il lavoro del fotografo Robert Frank in mostra a Milano
Ci sono fotografie che possiamo pescare da un mucchio, incantarci a scrutarle, coglierne il significato o non coglierlo affatto e trovarle comunque belle, comunque fonte di piacere per gli occhi e l’anima. Ma ci sono fotografie che vanno viste insieme, come sequenze. È il caso della serie di immagini che compone Gli Americani, il lavoro fotografico di Robert Frank, che a metà degli anni Cinquanta si muove da una parte all’altra degli USA per raccontarli attraverso scene di vita quotidiana. Tutto questo repertorio – 83 fotografie in bianco e nero, tra i primi esempi di reportage on the road – è in esposizione alla Fondazione Forma per la Fotografia di Milano fino al 19 febbraio 2017. L’America del Nord, quella del Sud, i benestanti, i poverissimi, i passanti, i luoghi cristallizzati nel tempo: è questo che rivive negli scatti di Frank. Non c’è ironia, non c’è dolcezza, solo la volontà di informare, di osservare. L’influenza degli scrittori della beat generation è lampante e inevitabile. Frank stringe amicizia con Kerouac, al quale si sente legato nel profondo per visioni e stile narrativo, nonostante la diversità del mezzo espressivo. A sostenere il giovane fotografo svizzero, statunitense d’adozione, è la Fondazione Guggenheim che gli conferisce una borsa di studio per arrivare in 48 stati e consegnare al mondo un tracciato di abitudini, usi e costumi del Paese – colosso. Una mappatura umana che è impossibile disgiungere da date e luoghi.
Il lavoro di Frank finisce in un libro che viene pubblicato per la prima volta in Francia e lo rende celebre. A scrivere la prefazione è proprio Kerouac. Seguono le edizioni tradotte, anche in Italia. Il libro, con la riproduzione della copertina, è visibile in una sezione della mostra.
Che cosa resti di quell’America all’alba degli anni Sessanta, del rock and roll e della rivoluzione culturale non lo decifriamo guardando le fotografie. Esse rivelano un Paese eterogeneo, conflittuale, tra luci ed ombre. Sollevano domande e non danno risposte.
La mostra ha il patrocinio del Comune di Milano. È realizzata in collaborazione con la MEP, Maison Européenne de la Photographie di Parigi, e promossa da Forma Meravigli, un’iniziativa di Fondazione Forma per la Fotografia, in collaborazione con la Camera di Commercio di Milano e Contrasto. Le info dettagliate qui.
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