Filosofia
quelli che il virus
quelli che firmano decreti
quelli che eludono decreti
quelli che devono andare a correre forzando il blocco per non fallire la prova costume
quelli che si lavano le mani 40 volte al giorno
quelli che vedono Omnibus
quelli che si gettano nella disperazione
quelli che “facciamo come la Cina”, “no, come la Gran Bretagna”
quelli che pregano Dio che fermi il virus
quelli che “Io se fossi Dio
naturalmente io chiuderei la bocca a tanta gente
nel regno dei cieli non vorrei ministri nè gente di partito tra le palle ”
quelli che sono virologi e lo avevano detto
quelli che “il virus non esiste”
quelli che “il virus è stato inventato in un laboratorio cinese, americano, russo…
quelli che ce la faremo se restiamo a casa
quelli che siamo forti
quelli che il modello italiano
quelli che ci vorrebbe Putin
quelli che bisogna monitorare le celle telefoniche
quelli che l’economia
quelli che l’immunità di gregge
quelli che cantano sui balconi l’inno di Mameli
quelli che “Conte si sta rivelando uno statista”
quelli che i politici sono inadeguati
quelli che cazzo mi mancano le sigarette
quelli che portano a spasso il cane
quelli che “le mascherine ce l’hanno rubate i tedeschi”
quelli che “per il controlli di massa servono 13 milioni”
quelli che l’avevano detto che dovevamo chiudere i porti (!)
quelli che contano i morti
quelli che fanno proiezioni matematiche dei morti
quelli che muoiono intubati
quelli che a ottant’anni muoiono come mosche senza raggiungere l’ospedale
quelli che da venti giorni sono in terapia intensiva
quelli che in due giorni se ne vanno
quelli che sono asintomatici
quelli che hanno sintomi ma di un’altra malattia
quelli che hanno paura
quelli che si autocertificano per uscire a vedere i necrologi
quelli che non hanno paura ma si annoiano
quelli che hanno paura, si annoiano e non ne possono più
quelli che insegnano on line come se non fosse successo niente
quelli che perdono tempo
quelli che perdono il lavoro
quelli che studiano
quelli che esorcizzano la paura analizzando le partite di Spassky contro Fischer
quelli che non riescono più a leggere un libro, un racconto, una pagina
quelli he fanno i post sui social simulando indifferenza
quelli che fanno battute
quelli che fanno vignette motivazionali
quelli che “nulla sarà più come prima”
quelli che vanno a fare la spesa a scaglioni per fare quattro passi
quelli che gli Usa hanno mandato 3000 soldati in Europa
quelli che sono più furbi del mondo
quelli che fanno le multe con le mascherine
quelli che mio nonno quando c’era la guerra è stato in una soffitta per mesi
quelli che le scuole non riapriranno più
quelli che le scuole continueranno a maggio
quelli che controllano i cellulari
quelli che scrivono fake news
quelli che fanno sottili analisi politologiche
quelli che “il cucchiaio non esiste”
quelli che vaffanculo il Covid-19
quelli che bevono vino dozzinale
quelli che aprono un Sassicaia ’88
quelli che telefonano agli amici che non vedevano dalle medie
quelli che fanno proclami
quelli che leggono Pessoa
quelli che ascoltano radio radicale
quelli che vedono Il Grande Fratello Vip
quelli che meditano sull’impermanenza
quelli che amore mi manchi
quelli che il virus accelererà il mutamento del capitalismo
quelli che si concentrano sul chakra
quelli che vedono youporn
quelli che scrivono diari
quelli che fanno i filosofi
quelli che fanno i virologi ma hanno la seconda liceo
quelli che fanno i video
quelli che fanno i giornalisti e informano sul serio
quelli che giocano ai solitari
quelli che preparano i dolci
quelli che stanno in prigione
quelli che accudiscono i bimbi
quelli che litigano con il partner
quelli che consegnano i pacchi di Amazon
quelli che parlano dal balcone
quelli che gli israeliani troveranno il vaccino
quelli che , no prima gli olandesi, i cinesi, i russi …
quelli che fotografano i passanti e mandano su Facebook
quelli che stanno zitti
quelli che sono soli, malati, disperati
quelli che sono forti, vitali, entusiasti
quelli che passano la giornata guardando fuori dalla finestra
quelli che vanno oltre
quelli che rimangono
quelli che lavorano nei supermercati, e negli altri servizi essenziali spesso senza mascherine
quelli che “C’è un quadro di Klee che s’intitola ‘Angelus Novus’.Vi si trova un angelo che sembra in atto di allontanarsi da qualcosa su cui fissa lo sguardo….”
Quelli che cantano La Cura di Battiato
quelli che fanno gli infermieri, i medici, e lottano per salvare vite
…
Tutti questi e altri ancora
univano i loro cuori in un silenzio potente
aspettando guarigione
[*Liberamente ispirato a Tentativo di descrizione d’un banchetto a Parigi (Francia) di Jacques Prévert. Che lui mi perdoni.]
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