Filosofia

Pisistrato crea Omero, come noi la nostra storia recente

14 Maggio 2021

Pisistrato è uno dei primi grandi personaggi della storia ad essersi reso conto che la sua vittoria militare non servisse a garantire il potere, e nemmeno la calma, ma fosse solo un tizzone ardente (l’ennesimo) sulla paglia secca. Siamo ad Atene, oltre 500 anni prima della nascita di Gesù, in un’epoca in cui i Romani sono giovani e servono una monarchia in gran parte etrusca. La più grande Polis dell’antichità e straziata da faide sanguinose e fazioni inconciliabili. Finché Pisistrato ha la grande idea, ed inventa Omero.

I dubbi sull’esistenza del poeta ci sono sempre stati. Chi mai può aver scritto le decine di migliaia di tavolette di cera necessarie per l’Iliade e l’Odissea? In quante centinaia di anni? Chi ha scritto cosa, dunque? E soprattutto perché? Per saperlo basta una passeggiata romana di sabato pomeriggio: domani, a partire da mezzodì e fino a sera, Sergio Landi presenta il suo nuovo libro alla Mondadori di Via Tuscolana 771. Ma voi non sapete chi sia Sergio Landi, e sono qui per spiegarvelo.

 

Sergio Landi

 

Ognuno di noi, durante la vita, segue piste misteriose, come i cani nella boscaglia, oppure entra in un mestiere da ragazzino e non ne esce più. Sergio, come me, appartiene alla prima genia. Sergio è un intellettuale ed un erudito, ma anche un conferenziere appassionato, affascinante e spiritoso – ed un cicinicchio puntiglioso, come tutti noi vanitosi.Ma ogni vita ha bisogno di tempo e, come scriv Sergio, di pazienza: “La Pazienza può apparire a Horkheimer e Adorno come dilazione“, scrive, ma controbatte: “La Pazienza è sicurezza di sé, (…) è un disegno sopraffino“. le cose si fanno (si scrivono) quando sono mature. Quindi ora.

Ebbene, ad un certo punto della vita, dopo aver annusato migliaia di cespugli, il nostro cuore scopre di aver accumulato un sapere straordinario sui temi che veramente hanno sempre interessato la nostra anima, e Sergio ha scoperto la letteratura antica e medievale come interfaccia della nostra attuale società. Per questo motivo, dopo aver scritto “Odissea Ulisse: Politico, Manager, Leader” – un libro molto divertente, intelligente e preciso sul significato della figura di Ulisse nella sociologia economica contemporanea, ed inquadrato l’opera di Omero nell’ambito della prima grande operazione pubblicitaria e propagandistica globale di cui si abbia contezza, ora ha pubblicato il seguito: “Omero chi?

Ci sono tre ottimi motivi per recarsi in Via Tuscolana ed azzuffarsi verbalmente con l’autore. Il primo: il libro sembra provocatorio, ed invece è il frutto di un’analisi delle fonti attenta, approfondita, critica ed erudita – quindi non comprerete una bufala. Secondo motivo: Sergio ha una penna brillante, da polemista, e quindi le sue pagine affascinano, turbano, sorprendono, e non annoiano mai. Ha una qualità che è di molti intellettuali della generazione di mio padre: percepisce il moto storico come un flusso che scorre, ma anche come un’eterna riproduzione del medesimo, magari con specifiche nuove. Risolve così il problema posto da Gaber: la realtà è un uccello e si sposta mentre la fotografiamo. Sergio Landi ne racconta lo sfarfallio delle ali in fuga.

Terzo motivo: il libro è una crudele disamina della nostra soscietà contemporanea, scritto da un ex dirigente del PCI che, conclusa la propria parabola politica attiva, si trova ad essere scivolato (sempre seguendo la semantica di Gaber) in una buca più a destra, ancora più a destra, molto più a destra, usando la verve polemica ed una meravigliosa erudizione per affogare lo stupore di chi gli sta di fronte. Landi ha gli occhi ben aperti di fronte alla grandiosa operazione politica, culturale e propagandistica di Pisistrato, che regala al popolo ateniese un vero passato epico, qualcosa di cui essere orgogliosi, una guida laica alla religione della libertà – un vademecum sul modo di vivere di quel popolo straordinario, spiegato in comparazione con la cultura cristiana e quella musulmana che verranno poi. Per carità di patria, vi risparmio le altre grandi opere epiche dei nostri giorni, come quella sulla Guerra Partigiana, che è stata necessaria per ricreare un sentimento positivo di italianità dopo il fascismo…

Sembra tutto troppo chiaro, netto, deciso. Ma Sergio è troppo intelligente per non coltivare la religione del dubbio. Il suo libro è uno statement solido in un mare di angoscia e pochezza. per questo vi invito ad andarci ed a comprare i suoi due libri. Non lo faccio mai. Se lo faccio stavolta ci sarà un motivo.

*

Libreria Mondadori Roma, Via Tuscolana 771

Sabato 15 maggio 2021, presentazione di Sergio Landi

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