Benessere
La posta del Cigno Nero: una rubrica tra filosofia e vita
Capita a volte di incontrare domande che ci pungolano, altre di intravederle soltanto, perché stanno lì, seminascoste, a chiederci di essere formulate. Sono domande strane, di quelle che non trovano risposta da una ricerca sul web. Allora scegliamo di lasciarle indietro, perché poco funzionali al nostro equilibrio quotidiano. Ma l’impressione che resta è quella di stare trascurando, più o meno consapevolmente, qualcosa di importante, che prima o poi tornerà a interrogarci.
La filosofia, d’altro canto, ha la capacità di generare domande che nessuno pensava esistessero, e proprio in questa capacità sta il suo aspetto pratico. Che le domande abbiano a che fare con il lato pratico dell’esistenza può sembrare un controsenso, perché la nostra abitudine è quella di considerare le risposte come punto di partenza del fare, dell’agire, e quindi della concretezza. Certo, ogni risposta presuppone una domanda, ma il ruolo principale lo abbiamo sempre attribuito alle risposte, che ci danno l’illusione della stabilità mentre fatichiamo a orientarci nell’incertezza e nella complessità del vivere.
Eppure sono le domande, e soprattutto la capacità di formularle, ad essere decisive nel processo di scoperta e conoscenza di noi stessi e di quel mondo che abitiamo e da cui siamo abitati. È infatti a partire da una domanda ben posta che esercitiamo il pensiero, imparando ad argomentarlo e – se serve – a criticarlo, aspetti fondamentali nella ricerca di senso. Attraverso le domande in qualche modo ci mettiamo alla prova, testando il grado di fondatezza delle nostre convinzioni, dei nostri giudizi e pregiudizi, ma anche dei nostri sentimenti. Sono le domande, dunque, ad orientarci, a guidarci nell’agire, facendo chiarezza in quella complessità che la vita ci porta.
È da queste considerazioni che nasce “La posta del Cigno Nero”, uno scambio epistolare insolito che mette al centro l’aspetto pratico della filosofia, il suo legame con la vita concreta di tutti i giorni e quindi con le domande.
Se vi siete chiesti perché le amicizie finiscono, se sia giusto sacrificarsi per gli altri, se bisogna lavorare per vivere o vivere per lavorare, insomma, se ci sono domande che avete lasciato indietro o messo da parte e sono tornate a trovarvi, questa rubrica è l’occasione per operare un cambio di prospettiva su quelle abitudini mentali che ci ingabbiano in pensieri e comportamenti sterili e a volte dannosi.
Ma perché scegliere proprio un cigno nero per la nostra rubrica?
Perché non è un cigno qualunque, ma il cigno nero che cambiò una volta per tutte la conoscenza che si aveva intorno a questi animali: fino al 1697, anno in cui l’esploratore Willem de Vlamingh lo avvistò in Australia, si credeva infatti che tutti i cigni fossero bianchi.
Per il filosofo Karl Popper questa scoperta portava con sé una grossa rivoluzione, che andava ben oltre la zoologia. Quell’unico cigno nero sovvertiva definitivamente un atavico pregiudizio che abbiamo intorno al sapere, dimostrando in modo lampante che quello che non sappiamo conta più di ciò che sappiamo.
Da questa premessa Popper elaborò il principio di falsificazione, secondo cui nella scienza bisogna mettere alla prova le ipotesi cercando ciò che potrebbe smentirle, e non ciò che si limita a confermarle.
La filosofia è l’ambito del sapere che sposa questo stesso atteggiamento allargandolo a tutta l’esistenza, perché ci esorta ad andare oltre le rassicuranti conferme alle nostre idee e ad affidarci alle domande più che alle risposte.
Perciò, che si tratti di enigmi esistenziali o dilemmi morali, di lavoro o di sentimenti, di grandi o piccoli interrogativi sulla vita, scriveteci per raccontarci le vostre esperienze o condividere le vostre riflessioni.
Vi risponderemo vestendo i panni del Cigno Nero per mostrare quel prezioso cambio di prospettiva sul mondo. Lo faremo svelando il cuore filosofico delle vostre mail e donandovi un nuova domanda con cui cimentarvi nel gioco del pensiero, quel gioco serio in cui ciò che non si conosce è più importante di quello che si sa già.
Per scriverci: lapostadelcignonero@gmail.com
Ogni venerdì pubblicheremo su gli STATIGENERALI le vostre mail e la risposta del Cigno Nero.
Maria Luisa Petruccelli – Irene Merlini
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