Eventi
Una bella recita?
Il 19 novembre a Cinisello si svolge un evento promozionale per il lancio dell’ultimo album di Sfera Ebbasta: foto ricordo con il sindaco in fascia tricolore Giacomo Ghilardi e dedica di una piazza con tanto di targa all’illustre concittadino Gionata Boschetti. Targa posta in centro a Cinisello, ma destinata alla rimozione nel giro di qualche giorno. Si tratta di marketing voluto dall’agenzia promozionale del cantante, non di un atto civico.
Nel post con i consueti selfie, il sindaco precisa che Boschetti è diventato famoso in tutto il mondo, ha raggiunto grandi traguardi «che, uniti ad un impegno civico e sociale verso i giovani e la nostra città, non potevamo non riconoscere e premiare, proprio noi di Cinisello Balsamo – la nostra Ciny -, noi che con la “C con la mano è da dove veniamo”. Quello che Sfera dice ai giovani è che con la costanza, la passione e l’impegno, il rispetto per le persone e per il bene comune, si possono realizzare i propri sogni senza rinnegare chi sei».
Le foto dell’evento dilagano sul web e contro il sindaco monta un’indignazione crescente.
Red Ronnie, noto presentatore televisivo, commenta: «Vorrei sapere questo sindaco dove l’ha visto il “rispetto per le persone” in Ebbasta. Ma ha mai letto in testi delle sue canzoni?…Tutti questo personaggi saranno spazzati via dalla storia, ma la targa nel comune di Cinisello Balsamo sarà un’onta per il sindaco che gli rimarrà sempre appiccicata addosso».
La cantante Grazia Di Michele scrive direttamente a Ghilardi: «Le riporto qualche frase e parola contenuta nei testi di Sfera sul mondo femminile: puttane, luride, troie, porche, puttane da backstage, scorcia-troie. Testi che conosce e forse canticchia anche lei, in nome del rispetto per le donne. Le consiglio di andarsi a leggere tutti quei testi, e non sono pochi, in cui il trapper inneggia alle droghe e al denaro inteso come valore essenziale a cui ambire, essendone divenuto lui stesso l’ostentazione patetica con i suoi denti d’oro, i gadgets, le auto di lusso, gli orologi, i capi firmati, le orrende pellicce rosa e le” puttane da scopare” come contorno. Ecco cosa dice ai giovani. Ecco l’impegno civico.
Se non ricordo male il leader del suo partito, Matteo Salvini, era stato uno dei primi ad aver preso una posizione chiara sulla pericolosità di certi messaggi diseducativi espressi anche da questo trapper, tanto più in quanto rivolti a una generazione di giovanissimi (Lei forse appartiene ad un’ala dissidente che reputa quei messaggi frutto dell’ispirazione poetica)».
Particolarmente indignate si levano le voci dei genitori delle vittime della strage della discoteca di Corinaldo dell’8 dicembre 2018 dove era attesa un’esibizione proprio di Sfera.
Il sindaco è costretto a fare marcia indietro.
Il 21 novembre scrive: «Non siamo di fronte a un encomio civico. Peraltro quest’anno, con orgoglio, la nostra prestigiosa onorificenza l’abbiamo attribuita a medici, infermieri e personale ospedaliero».
Resta una domanda: ma può un sindaco prestarsi alla recita di un evento di marketing con tanto di fascia tricolore, come impone la sua responsabilità di rappresentare tutti i cittadini, nella promozione di un album musicale? Fino a che punto può spingersi la finzione? Fino a dove può arrivare la bulimia da selfie?
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