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Tutto pronto per la XIII edizione di Taobuk Festival SeeSicily

16 Maggio 2023

“La libertà al singolare esiste solo nelle libertà al plurale.” Le parole di Benedetto Croce sottolineano l’effetto moltiplicatore di un ideale che si plasma ed evolve in simbiosi con i mutamenti sociali e di costume. Un processo che nel mondo contemporaneo, tuttora attraversato da profonde diseguaglianze, acquisisce ancora più rilevanza. Intorno alla problematica della libertà e alla sua mappatura ruota la XIII edizione di Taobuk Festival SeeSicily che, non a caso, titola “Le libertà”; quelle riconosciute e soprattutto quelle negate, in una mappatura spazio-temporale le cui coordinate saranno tracciate dai più autorevoli scrittori, intellettuali, scienziati e artisti italiani e internazionali. La manifestazione ideata e diretta da Antonella Ferrara, quest’anno si presenta con una denominazione articolata: il logo originario si associa a quello del progetto di promozione turistica pensato dalla Regione Siciliana per rinnovare il fascino che l’isola esercita da sempre sui viaggiatori. Si potenzia così la collaborazione tra SeeSicily e Taobuk per un festival dal respiro internazionale, che lo scorso anno è stato onorato dalla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

«Taobuk 2023 esplorerà l’immensa e inebriante potenza creativa, la forza di aggregazione, la dignità e le opportunità che la libertà e le libertà conferiscono all’uomo libero, nel garantirgli l’inviolabilità del proprio corpo, del proprio domicilio, della privacy e nell’assicurargli l’autonomia di esprimersi e l’indipendenza del popolo cui appartiene» – dichiara Antonella Ferrara, che aggiunge: «Tra le ragioni che hanno portato a scegliere il concept c’è proprio l’urgenza, dettata dal momento storico in cui viviamo, di aprire un dialogo a più voci sul processo storico di una fondamentale conquista della civiltà, ossia il ribaltamento della libertà da prerogativa di alcuni ceti a status non più privilegiato, ma riconosciuto a ognuno fin dalla nascita sulla base dell’uguaglianza e fratellanza degli uomini. Una visione inedita fino all’Illuminismo, da cui ha trovato origine, e ancora oggi in fieri: la condizione di uomini liberi è perciò tutt’altro che scontata. Minoritaria è di fatto la quota di umanità a cui è garantito il godimento dei diritti fondamentali. Un’aspirazione che continua ad essere segnata dai sacrifici eroici per perseguirla. Non è passato, remoto o prossimo: è oggi, come dimostrano le tragiche vicende delle donne iraniane».

Taobuk è una prestigiosa vetrina dell’italianità e del patrimonio materiale e immateriale siciliano: oltre 200 eventi con ospiti di prestigio tra scrittori, giornalisti, registi, artisti e personalità dello spettacolo e della divulgazione scientifica. In cinque giorni, dal 15 al 19 giugno, nei luoghi più significativi di Taormina, gli ospiti provenienti da 30 paesi del mondo sono chiamati a esplorare i “meridiani della libertà” da molteplici punti di vista e discipline, dando vita a un osservatorio mirato a privilegiare le dinamiche del presente e le prospettive sul futuro. Un festival dall’approccio multidisciplinare che celebra la letteratura in relazione con le altre arti e le scienze per dare vita a un’agorà del pensiero che culmina con il conferimento dei Taobuk Award, che anche quest’anno vedono protagonisti di altissima levatura che arricchiscono l’Albo d’Oro dei 48 vincitori delle passate edizioni, tra i quali i Premi Nobel Svetlana Aleksievič, Mario Vargas Llosa, Orhan Pamuk, Olga Tokarczuk, Giorgio Parisi, e altri scrittori come Paul Auster, Michel Houellebecq, Emmanuel Carrère, David Grossman, Amos Oz, Abraham Yehoshua.

I Taobuk Award per la Letteratura 2023 vanno a tre scrittrici: la francese Annie Ernaux, Premio Nobel 2022, l’iraniana Azar Nafisi e la statunitense Joyce Carol Oates, tre figure femminili, distanti nell’itinerario umano e artistico eppure affini nell’impegno attivo per l’emancipazione piena della donna, che hanno tratto ispirazione dall’esperienza autobiografica per trasferirla nel racconto dei vincoli sociali e collettivi che condizionano l’esistenza. Le premiate terranno tre letture magistrali. Annie Ernaux, da sempre in prima linea in tante battaglie per la parità di genere, ha firmato capolavori come Gli anni, L’evento, Il ragazzo, Il posto. Per lei la scrittura rappresenta addirittura un “atto politico” per prendere coscienza di cosa può rappresentare il privilegio di nascita o l’appartenenza a un genere nella società patriarcale. Al festival terrà la lectio “L’autobiografia condivisa per denunciare i vincoli sociali”. Azar Nafisi è una testimone dei tempi, inflessibile nella sua posizione per la liberazione delle donne in Iran, vittime di costanti soprusi. Autrice di bestseller come Leggere Lolita a Teheran, Le cose che non ho detto, La Repubblica dell’Immaginazione, a causa della sua fiera denuncia di ogni forma di censura letteraria, ha dovuto scegliere l’esilio negli Stati Uniti per sfuggire alle persecuzioni del regime degli ayatollah. Al festival proporrà la lectio “La libertà delle libertà: il diritto all’immaginazione”. Joyce Carol Oates, autrice e intellettuale americana poliedrica e prolifica ha esplorato in romanzi, racconti, poesie, drammi teatrali, saggi, scomode problematiche come la violenza domestica, l’oppressione e la mercificazione delle donne in una società guidata dal potere e dal denaro. Più volte finalista al premio Pulitzer e vincitrice nel 2019 del Jerusalem Prize, assegnato a scrittori il cui lavoro sia connesso con i temi della libertà dell’uomo e della società. Terrà la lectio dal titolo “Oltre gli abissi della plutocrazia e dell’oppressione”. Inoltre in anteprima a Taobuk il suo ultimo libro Babysitter, che viene pubblicato in Italia da La nave di Teseo.

Il Taobuk Award Scienza 2023 è assegnato allo scrittore e giornalista del National Geographic David Quammen, la cui vasta opera di divulgazione ha assunto risonanza planetaria nel 2020, in occasione della pandemia di Covid, quando il suo libro Spillover. L’evoluzione delle pandemie scritto nel 2012 e pubblicato nel 2017 da Adelphi, è balzato ai vertici delle classifiche di vendita. A Taobuk Quammen sarà protagonista di una riflessione molto attuale su salute e libertà e sul ruolo della divulgazione scientifica. Alla scienza sarà tributato anche il Taobuk Da Vinci Award, conferito a personalità che si sono distinte nel campo medico-scientifico. Quest’anno va: a due premi Nobel, il giapponese Shinya Yamanaka (Nobel 2012 per la Medicina) e l’americano Gregg Leonard Semenza (Nobel 2019 per la Medicina e la Fisiologia); all’israeliano Tal Dvir, esperto in biotecnologie, e a Camillo Ricordi, specialista mondiale nel campo dei trapianti per la cura del diabete.

I Taobuk Award 2023 saranno conferiti sabato 17 giugno nel corso dell’ormai tradizionale Taobuk Gala che il festival organizza al Teatro Antico di Taormina. Durante la serata-evento condotta da Antonella Ferrara e Massimiliano Ossini – trasmessa il 24 giugno su Rai Uno e su Rai Italia visibile in 174 Paesi – sarà premiato anche il cinema italiano con il regista Marco Bellocchio, la montatrice Francesca Calvelli e l’attrice Valeria Golino. Insieme a loro riceveranno il Taobuk Award anche l’artista Giuseppe Penone, la cantautrice e scrittrice siciliana Levante e Giulia Staccioli, coreografa e fondatrice della compagnia di danza Kataklò, i cui ballerini saranno tra i protagonisti dello spettacolo. Anch’egli premiato e ospite molto atteso è il violinista e compositore David Garrett che il 16 giugno presenta la sua autobiografia Se solo sapessi (Baldini e Castoldi), un diario intimo nel quale racconta la sua infanzia e la natura del genere crossover di cui è stato antesignano, che mescola musica classica, rock, pop. L’indomani, in occasione del Taobuk Gala, il musicista di origini tedesche naturalizzato americano, si esibirà con l’Orchestra Sinfonica del Teatro Massimo Bellini di Catania diretta dal maestro Gianna Fratta. Il Festival accoglierà nuovamente l’artista domenica 18 giugno per il lancio in anteprima del “David Garrett Trio ICONIC Tour” insieme a Franck van der Heijden (chitarra) e Rogier van Wegberg (basso).

Per la prima volta ospite al Festival l’eclettico scrittore francese Daniel Pennac. L’autore   presenterà Capolinea Malaussène (Einaudi), il capitolo conclusivo del famoso ciclo, e con l’attore e regista teatrale napoletano Pako Ioffredo proporrà anche due brani tratti dal suo ultimo spettacolo Dal sogno alla scena.

Il Festival si apre con alcuni omaggi alla grande letteratura del nostro tempo: a partire dal celebre romanzo Todo Modo di Leonardo Sciascia, di sconvolgente attualità. L’incontro, condotto da Alfio Bonaccorso, direttore esecutivo del Festival, è dedicato alla versione teatrale del romanzo che dopo tredici anni torna in scena, curata dal biografo dello scrittore, Matteo Collura e con la regia di Fabrizio Catalano (nipote di Sciascia). Saranno proiettate scene del film di Elio Petri tratto da Todo modo e interviste televisive di Sciascia relative all’argomento.

A tre anni dalla sua scomparsa, in collaborazione con l’Instituto Cervantes e l’Ambasciata di Spagna in Italia, sarà ricordato il grande scrittore cileno Luis Sepúlveda che fu il primo assegnatario del Taobuk Award (nel 2014). Massimo Vigliar, produttore cinematografico e autore di Rincorrendo le storie – Luis Sepúlveda un amico (Guanda), modera l’incontro che vede protagonisti la poetessa cilena Carmen Yáñez, moglie dello scrittore e autrice di Un amore fuori dal tempo. La mia vita con Lucho (Guanda), e il fotografo Daniel Mordzinski, grande amico di Sepúlveda, autore di Hotel Chile (Guanda), che raccoglie istantanee dei luoghi che hanno avuto un significato speciale nella vita dell’autore. Da una parte una storia d’amore appassionata fatta di battaglie e ideali condivisi, dall’altra un viaggio nella geografia personale, etica ed esistenziale di uno scrittore libero. Introduce Juan Carlos Reche Cala, direttore dell’Instituto Cervantes di Palermo. La libertà è un dovere, prima che un diritto, come scriveva Oriana Fallaci. Taobuk 2023 raccoglie testimonianze di impegno civile e progetti di sviluppo sociale per una cultura delle libertà. La guerra sparge sangue, semina odio, genera terrore, priva di umanità. L’uomo della guerra, Vladimir Putin, chi è veramente? Cosa si nasconde dietro al conflitto in Ucraina? Cosa sta accadendo realmente in Russia? Due testimoni diretti riflettono sul conflitto in Ucraina e sull’urgenza della libertà: Nicolai Lilin, pseudonimo di Nicolai Verjbitkii, scrittore italiano di origine russa, con La guerra e l’odio (Piemme) e Vera Politkovskaya, figlia di Anna, la giornalista russa di origini ucraine assassinata nel 2006, con Mia madre l’avrebbe chiamata guerra (Rizzoli). Giovanni Chinnici, il figlio del magistrato Rocco, il padre dell’antimafia, assassinato il 29 luglio 1983, presenta il suo libro Trecento giorni di sole (Mondadori) e racconta la storia del magistrato che sacrificò la propria vita in nome della libertà e dell’impatto che quella tragedia ha avuto su di lui, appena diciannovenne.
È un inno alla libertà e insieme una ricostruzione storica spietata del colonialismo e della tratta di schiavi, l’ultimo romanzo del grande scrittore e avvocato spagnolo Ildefonso Falcones, autore del best seller La cattedrale del mare (Longanesi). Il 16 giugno in collaborazione con l’Ambasciata di Spagna in Italia e l’Instituto Cervantes di Palermo, Falcones parlerà del suo ultimo romanzo storico, Schiava della libertà (Longanesi), la straordinaria epopea di due donne coraggiose, in cerca di giustizia e libertà tra la Cuba del XIX secolo e la Madrid di oggi. Un romanzo che ha al centro la libertà come ideale supremo per cui battersi, ieri come oggi.

Quest’anno ospiti del festival due grandi e amati scrittori italiani: Marco Missiroli e Niccolò Ammaniti, che dialogano con il critico Luca Beatrice prendendo spunto dai protagonisti dei loro ultimi romanzi, al centro di complesse dinamiche familiari e sempre in bilico tra libertà e indipendenza. Avere tutto (Einaudi) di Marco Missiroli è un romanzo sulle passioni che ci rendono vivi e una riflessione sull’ossessione del possesso. La vita intima (Einaudi) di Niccolò Ammaniti è un affresco sarcastico della società contemporanea che pensa di essere sempre più libera e si scopre invece sempre più schiava: dell’immagine, della reputazione, dei social. Un viaggio dietro le quinte di Otto e mezzo di Federico Fellini e de Il Gattopardo di Luchino Visconti è quello proposto da Francesco Piccolo che con il suo libro La bella confusione (Einaudi) conduce per mano il lettore tra le visioni di due registi tanto distanti quanto affini, accomunati dal genio creativo, dalla libertà d’espressione e dall’inconfondibile cifra stilistica, attraversando un’epoca densa di avvenimenti. Un incontro che, in occasione del 60° anniversario dall’uscita del film di Visconti, mette a confronto due capolavori del cinema italiano.
E il cinema sarà ancora al centro di due masterclass, curate da Federico Pontiggia e tenute da tre protagonisti del cinema, premiati con i Taobuk Award.

In “Scrivere per immagini” il regista Marco Bellocchio e la montatrice Francesca Calvelli mettono a confronto due professioni indispensabili per la costruzione di un film, nel quale la direzione e il montaggio delle immagini girate corrono su uno stesso binario, creando una magia che abbatte le barriere per accogliere la visione dello spettatore.

“Prendersi (del)le libertà” è la masterclass che vede protagonista Valeria Golino, attrice e regista poliedrica che prende spunto dal suo ultimo lavoro, L’arte della Gioia, tratto dall’omonimo libro di Goliarda Sapienza, per dare voce alla sua personale visione di libertà e a quella della poetessa che ha fatto della sua vita rivoluzionaria un inno di libertà.

Un focus specifico verterà sull’evoluzione storica e concettuale della libertà. Se, infatti, essa è considerata un diritto naturale dalle Costituzioni democratiche, fra le quali spicca per ampiezza di contenuti quella della Repubblica Italiana di cui ricorre il 75⁰ anniversario, in molte altre nazioni il suo riconoscimento rimane un privilegio ancora riservato a gruppi e categorie ristrette. Mettendo in luce il punto di rottura tra teoria e prassi, tra i diritti garantiti dalla Costituzione e la loro applicazione concreta, l’ex magistrato Gherardo Colombo, in Anticostituzione (Garzanti) riscrive provocatoriamente la Carta costituzionale, ne smaschera le mancate promesse, ne illumina i punti ciechi, per rileggere con occhi nuovi il documento fondativo del nostro vivere civile. L’attuale Ministro della Giustizia Carlo Nordio, autore di Giustizia (Liberilibri), in dialogo con Elvira Terranova, giornalista dell’agenzia di stampa AdnKronos, riflette sul concetto di giustizia nella storia e sulla necessità di una riforma del diritto penale in senso spiccatamente accusatorio. Il diritto, ius, fonda la iustitia e una società “giusta”, che garantisca il rispetto delle libertà fondamentali della persona, non può che essere, conformante all’etimologia, una società che applica il diritto.

L’articolo 21 della nostra Costituzione recita: «Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure». Quali orizzonti si profilano dunque per la tutela di un diritto fondamentale come la libertà di stampa, alla base della vita democratica? Ne discutono: Michele Ainis, componente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato; Antonio Di Bella, direttore approfondimento RAI; Luciano Fontana, Direttore Corriere della Sera; Carlo Mandelli, amministratore delegato Mondadori Media S.p.A; Manuela Moreno, vicecapo redattore Esteri del TG2; Lino Morgante, presidente e direttore Gruppo Editoriale GDS SES; Agnese Pini, direttrice dei quotidiani editi dal gruppo Monrif. La riflessione sulla libertà di stampa prosegue con Volevo solo fare il giornalista – La storia di Alessandro Bozzo, un monologo crudo e drammatico interpretato da Salvo Piparo, con le musiche di Michele Piccione, tratto dal libro di Lucio Luca Quattro centesimi a riga (Zolfo Editore).

Taobuk festeggia i 100 anni dalla fondazione del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) con due incontri che ci proietteranno nel futuro e nello spazio, a cura del giornalista Massimo Sideri, membro del Comitato Scientifico del Festival. A partire da un viaggio dentro le note e i numeri, due linguaggi della natura, si toccherà il tema della biodiversità che in Italia, grazie alla riscrittura dell’Articolo 9, è diventata anche un valore costituzionale. Come possiamo difenderlo per le nuove generazioni? Ci aiuterà a capirlo un grande violinista, Alessandro Quarta, che risponderà in parole e musica, in contrappunto alle parole della scienziata Maria Chiara Carrozza, presidente del CNR. Mentre il filosofo della scienza Telmo Pievani ci indicherà come la scienza possa aiutare la difesa della biodiversità, partendo proprio dall’hub palermitano del NBFC National Biodiversity Future Center. Il secondo appuntamento, con il patrocinio di TIM, Main Partner del Festival per il quinto anno, vedrà l’esperta di robotica e intelligenza artificiale Maria Chiara Carrozza, Elio Schiavo Chief Enterprise & Innovative Solutions Officer di TIM e l’architetta dello spazio Valentina Sumini dialogare sulle città del futuro, città invisibili, per dirla con Italo Calvino, luoghi visionari ma al contempo reali, che stiamo plasmando con tante scelte: alcune chiare, come la necessaria transizione energetica, altre più sfuggenti, come la nostra stessa visione del futuro dell’umanità. Dal dialogo emergeranno indizi per capire come è il mondo nel quale ci muoviamo, come sarà quello dei nostri figli e quali scelte dobbiamo fare oggi.

La scienza è anche una bussola per orientarci nella natura e nei suoi cambiamenti. Lo spiega Roberto Battiston, professore ordinario di Fisica sperimentale all’Università di Trento, autore di numerosissime pubblicazioni scientifiche, al quale nel 2017 è stato dedicato l’asteroide “21256Robertobattsiton”. Come racconta ne L’albero della natura (Rizzoli), il pensiero libero, retto dalla ragione e da una rigorosa metodologia scientifica, non può e non deve arretrare di fronte alle sfide della pandemia e del cambiamento climatico. Solo così saremo in grado di affrontare un mondo sempre più incerto e imprevedibile, ma anche pieno di opportunità e di potenti tecnologie, trovando risposte alle nostre domande. A livello internazionale la Space Economy ha iniziato una crescita che promette di continuare a lungo: quali sono le prospettive? Quali le opportunità? Ne riflettono alcuni protagonisti del comparto aereospaziale in una tavola rotonda, moderata da Roberto Battiston: l’astronauta Paolo Nespoli, Walter Cugno, Vice President Exploration and Science Domain TAS -I, Fabio Grimaldi, Presidente ALTEC, Vincenzo Giorgio, Chief Executive Officer ALTEC, Mauro Piermaria, Ufficio Spazio di Palazzo Chigi e Massimo Comparini, Amministratore Delegato di Thales Alenia Space, Italia.

Il Festival Taobuk, in collaborazione con l’Università degli Studi di Messina, promuove la terza edizione del Convegno internazionale di studi “La scienza verso un futuro rivoluzionario”. Il futuro delle nostre società e delle università non potrà fondarsi unicamente sugli aspetti economici, ma dovrà misurarsi con la profonda evoluzione culturale, geopolitica e tecnologica in atto nel pianeta. È ormai prassi diffusa quella di articolare i compiti dell’università secondo la formula delle Missioni, con l’intento di affiancare ai tradizionali obiettivi della formazione e della ricerca, l’interazione con il territorio, allo scopo di creare una comunità universitaria capace di valorizzare le differenze della società su cui va a incidere e di rispondere alle mutevoli esigenze che si presentano nel tempo. Come ha affermato Papa Francesco l’università è il «luogo in cui si elabora la cultura della prossimità». Al convegno di studi intervengono: Salvatore Cuzzocrea, Rettore dell’Università degli Studi di Messina e Presidente CRUI; Antonella Ferrara, Presidente e direttrice artistica di Taobuk; Carmen Mortellaro, Unicamillus University e curatrice area scientifica di Taobuk; Francesco Priolo, Rettore Università di Catania; Massimi Midiri, Rettore Università di Palermo; Francesco Tomasello, Rettore Università Kore.

Quello delle libertà è un aspetto che tocca tutti i rami del sapere, compresa la scienza che è stata elevata a diritto umano fondamentale al pari della libertà individuale e della vita dal Comitato per i diritti economici sociali e culturali delle Nazioni Unite. Nel documento per il diritto alla scienza, il primo punto è proprio la considerazione della scienza come strumento e garanzia di una società aperta, liberale e democratica. Proteggere la possibilità di fare ricerca non significa solo proteggere il diritto degli scienziati e dei ricercatori, ma soprattutto il nostro diritto di beneficiarne. Contro i potenziali risvolti negativi della tecnologia in tema di biosicurezza, mancano a tutt’oggi regole certe. A Taobuk scienziati di altissimo livello rifletteranno sulle ultime frontiere della scienza come le biotecnologie e gli strumenti di cura innovativi basati su materiale genetico, cellule staminali e tessuti: temi intimamente legati al concetto di libertà e ai confini che la società, ma anche gli stessi ricercatori, costruiscono oggi intorno alla ricerca scientifica. In programma quattro lezioni magistrali: il giapponese Shinya Yamanaka (Nobel 2012 per la Medicina) parlerà della trasformazione di cellule umane in staminali e della “nuova frontiera di ricerca medica tra aspettative e promesse”; l’americano Gregg Leonard Semenza (Nobel 2019 per la Medicina e la Fisiologia) spiegherà il ruolo dell’ipossia in fisiologia e in medicina nella ricerca scientifica; l’esperto l’israeliano in biotecnologie Tal Dvir illustrerà l’utilizzo della stampa in 3D del cuore utilizzando le cellule del paziente; l’ultima conferenza è affidata all’italiano Camillo Ricordi, massimo esperto mondiale nel campo dei trapianti, parla dei protocolli all’avanguardia per la rigenerazione pancreatica per la cura del diabete. I quattro scienziati saranno insigniti dei Taobuk Da Vinci Award 2023.

L’accesso alle cure e la sostenibilità delle terapie avanzate, temi di grande importanza per la medicina del prossimo futuro, anche come impatto economico, sono al centro di una Tavola Rotonda, che segue le lezioni magistrali, introdotta da Carmen Mortellaro, alla quale intervengono Giulio Pompilio, Direttore Scientifico del Centro cardiologico Monzino e Presidente della Commissione Scientifica OTA; Franco Locatelli, Direttore del Dipartimento di Oncoematologia dell’ Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma; Lorenzo Piemonti, Primario dell’Unità Operativa di Medicina Rigenerativa e dei Trapianti dell’ospedale San Raffaele e direttore del Diabetes Research Institute.

Per celebrare i profondi legami culturali tra tradizioni e civiltà del Mediterraneo, il Festival quest’anno collabora con una realtà di prestigio internazionale, il Museo MAXXI di Roma, allestendo La bella Terra, mostra personale di Isabella Ducrot. L’artista italiana, affermata a livello internazionale (ha esposto a Roma, Milano, Parigi, Berlino e New York), da anni si occupa di arte applicata e di studio dei tessuti. Con questa esposizione, racconta in maniera poetica i temi del viaggio, del mito, del paesaggio, con una visione che sottolinea la bellezza della vita. I temi e le linee presenti nella ricerca dell’artista risultano essere elementi chiave per il rafforzamento dello sguardo del MAXXI e di Taobuk sul Mediterraneo. La mostra, in collaborazione con il Parco Archeologico Naxos Taormina, sarà inaugurata il 16 giugno a Palazzo Ciampoli dal Presidente del Museo MAXXI di Roma Alessandro Giuli e resterà aperta al pubblico fino al 27 agosto.

Il 15 giugno inaugura all’Ex Chiesa del Carmine di Taormina la mostra di Velasco Vitali Le Grand Bleu ispirata dall’omonimo film con il quale Luc Besson nel 1988 aprì la quarantunesima edizione del Festival di Cannes. Girato anche a Taormina (ben visibili sono la stazione ferroviaria e il centro storico del paese). Con un approccio eclettico che abbraccia scultura, pittura, incisione e illustrazione, da sempre la pratica artistica di Velasco Vitali indaga gli aspetti più problematici delle condizioni umane attraverso metafore. Con quaranta opere su carta di diversi formati e tecniche (olio, tempera, acquarello, china, incisione) realizzate dal 2010 a oggi, Le Grand Bleu curato da Luca Beatrice, ruota intorno al concetto di libertà e alla potenza indomabile e misteriosa del Mediterraneo. Velasco Vitali firma anche il visual di questa edizione del festival, una mongolfiera che si solleva verso l’alto: «La mongolfiera – spiega l’artista – è il primo progetto di volo, tutt’ora esistente e praticato. Una metafora di libertà e un invito a guardare il mondo dall’alto».

Il format d’Arte Contemporanea di Taobuk, Fuori cornice, a cura di Roberta Scorranese e Antonella Ferrara, ha scelto come simbolo dell’edizione 2023 il pittore, scultore e fotografo Giuseppe Penone, a cui sarà anche assegnato il Taobuk Award. Quella dell’artista, uno dei principali esponenti della corrente dell’Arte Povera, è una storia di natura e umanità perchè Penone, lasciando la sua impronta sugli alberi e lavorando sulle pietre di fiume o sulla vita intima delle foglie, ha dato un nuovo senso all’idea di scultura. I suoi sono gesti universali, come la selezione di opere accolte da poco nella mostra curata da Francesco Stocchi alla Galleria Borghese, in dialogo con maestri dell’arte come Bernini e Canova, che si riallaccia a una delle questioni più delicate dell’epoca che stiamo vivendo: noi stessi siamo il pianeta. In programma, una conversazione tra Giuseppe Penone, Francesco Stocchi e Roberta Scorranese.

La Sicilia, terra d’arte per eccellenza, si mette in mostra in tutta la sua bellezza. Sergio Troisi, storico dell’arte, racconta la straordinaria ricchezza del patrimonio artistico dell’Isola traghettandoci in un viaggio narrativo e iconografico nella storia architettonica della Sicilia dalle origini al Novecento, colmando un vuoto editoriale di circa cinquant’anni. Il volume in 13 capitoli “Arte in Sicilia” sarà presentato il 15 giugno con Claudio Gulli, curatore del Museo di Palazzo Butera.

Torna, con la terza edizione, il concorso internazionale d’architettura, in collaborazione con la rivista Abitare, che propone, ispirandosi all’opera di Italo Calvino, una riflessione sul futuro della città. Il concorso di progettazione architettonica si ispira all’opera di questo scrittore che ha elaborato importanti riflessioni sul senso dell’abitare. Da Le città invisibili a Se una notte d’inverno un viaggiatore Calvino non ha mai smesso di interrogarsi sulle relazioni che l’habitat intreccia con il luogo, la memoria e il desiderio. E tra le cinque qualità necessarie nel prossimo millennio, enucleate nelle sue Lezioni Americane, la più adatta a essere trasposta in architettura e a rappresentare un futuro amico del pianeta è senza dubbio la leggerezza. È dunque a partire dalle suggestioni di Calvino che si è chiesto ai partecipanti al concorso di concepire un intervento urbano nella Piazza IX Aprile di Taormina. I vincitori saranno premiati il 19 giugno nell’appuntamento dedicato a città e spazio con Sara Banti, caporedattore di Abitare, Gianfranco Tuzzolino, architetto e professore ordinario Università di Palermo e gli architetti Alfonso Femia e Paolo De Marco.

Un ritratto di Giuseppe Prezzolini, il più longevo e prolifico intellettuale italiano del secolo scorso, è tracciato dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano autore di Giuseppe Prezzolini. L’anarchico conservatore (Mursia), che dialogherà con il giornalista e scrittore Pietrangelo Buttafuoco. La lezione di Prezzolini, una personalità che non sopportava le irreggimentazioni, i richiami delle mode, le lusinghe del potere e a tutto questo si opponeva tenacemente con l’intelligenza di uno spirito libero, oggi è estremamente attuale.

Un’altra avvincente biografia di un intellettuale che ha segnato il Secolo breve è quella di Gabriele D’annunzio dello storico Giordano Bruno Guerri, presidente della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani: D’Annunzio. La vita come opera d’arte (Rizzoli). Il punto d’osservazione è quello della vedova del Vate, che proietta il suo sguardo sul poeta che condusse un’esistenza avventuriera e appassionata, un influencer ante litteram che fece della propria vita un’opera d’arte.

Antonio Spadaro, gesuita e direttore della rivista La Civiltà Cattolica, in Una trama divina (Marsilio) restituisce la figura di Cristo con un linguaggio nuovo: quali cose può suggerire ancora il racconto delle sue vicende, tra ricostruzione, fantasia, devozione?

Di conflitti intergenerazionali e della ricerca degli adolescenti della propria identità e quindi della libertà parlerà Mattia Insolia, autore di Cieli in fiamme (Mondadori).
Elisabetta Darida racconta, a partire dal suo romanzo Intolleranze elementari (L’Erudita), che presenta in un dialogo con Giovanni Moschella, prorettore vicario dell’Università di Messina, venti storie di intolleranze inflitte o subite, che testimoniano la forza liberatoria e liberante che consente di risollevarsi dopo un dolore.

Cristina Cassar Scalia presenta il suo romanzo, Il re del gelato (Einaudi). Un giallo che scava nella mente dei personaggi, ricostruisce storie che hanno al centro Vanina Guarrasi, vicequestore palermitano trasferita a Catania e una Sicilia sempre più sganciata da vecchi preconcetti.

Cosa siamo disposti a sacrificare per essere felici? E cosa accade quando il bene e il male si confondono fino a non avere più confini? È la domanda che Raro, pseudonimo di Roberta Raffaele, pone al lettore nel suo Un uomo d’altri tempi (Scatole parlanti), un thriller ambientato in un campus canadese con protagonisti un’insegnante affascinante e un uomo singolare, con lo sguardo magnetico.

La Sicilia e il sud dell’Italia visti con gli occhi di un inquieto e solitario autore vittoriano, George Gissing. Mauro Minervino, antropologo e scrittore, presenta Verso il Mar Ionio. Un vittoriano al Sud (Exorma), ovvero la traduzione integrale dell’opera di Gissing, arricchita con disegni e schizzi originali di pugno dello stesso viaggiatore inglese, lettere, appunti e note originali del suo diario.

Anche quest’anno a Taobuk è presente IoScrittore, il torneo letterario gratuito promosso dal Gruppo editoriale Mauri Spagnol (GeMS) che al Festival annuncerà i 400 libri semifinalisti dell’edizione 2023. Scrivere per non dimenticare è una riflessione sul rapporto tra scrittura e memoria che sarà proposta da IoScrittore nell’incontro del 18 giugno con Antonella Ferrara, presidente e direttrice artistica del festival; Stefano Mauri, presidente e Ad del Gruppo editoriale Mauri Spagnol; Agnese Pini, prima direttrice donna de La Nazione e dal 2022 direttrice dei quotidiani del gruppo Monrif, ora in libreria con Un autunno d’agosto (Chiarelettere) e Barbara Sardella, responsabile eventi e comunicazione di Ubik. Modera la scrittrice Jolanda Di Virgilio, de ilLibraio.it.

Allo sport è dedicata la giornata “Diamo un calcio alle diseguaglianze. Sport, libertà e inclusione”. In sinergia con Pelligra Italia, i cui importanti investimenti in Sicilia hanno riacceso i riflettori sullo sport come occasione di inclusione, l’evento sarà dedicato al senso del riscatto sociale, puntando su una cultura dello sport che educhi alla solidarietà, alla condivisione e al senso della comunità. Partecipano Vincenzo Grella, amministratore delegato del Catania Calcio e Giovanni Caniglia, amministratore delegato del Gruppo Pelligra.

Non solo letteratura, non solo narrativa. In collaborazione con la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea diretta da Antonio Parenti, il festival indaga temi strettamente legati all’azione istituzionale dell’Unione europea e alle sue priorità. Tra queste, la transizione verde e digitale, l’economia al servizio delle persone, lo stato di diritto, la democrazia partecipativa, la libertà di stampa. Un osservatorio che ha registrato, negli scorsi anni, la presenza di importanti rappresentanti delle istituzioni, dell’economia e della cultura come Paolo Gentiloni, Romano Prodi, Marta Cartabia, Giuliano Amato, Alexandra Borchardt, Kurt Deboef, Bill Emmott.

Quest’anno, il confronto mira a capire quali carte può realisticamente giocare non solo l’Italia ma anche la Sicilia in questa rinnovata partita internazionale, con la consapevolezza che quello che emergerà in seguito a un auspicato processo di pace del conflitto ucraino, altro non sarà che un nuovo ordine multipolare dove la Cina avrà un peso politico e diplomatico accresciuto. Ai due panel, a cura del giornalista economico Frediano Finucci, parteciperanno personalità di manifesta rilevanza in ambito istituzionale, accademico e scientifico, salvaguardando una coralità di approccio ai temi trattati.

Il Ponte sullo Stretto di Messina non è solo una sfida tecnica (e politica) per l’Italia e le future generazioni. È anche l’occasione per mettere alla prova i principi condivisi e i meccanismi che da 30 anni forniscono linfa all’intero progetto Comunitario: la libertà di movimento delle merci, dei beni e dei servizi. Partecipano Gaetano Armao, Delegato del Rettore dell’Università di Palermo per l’Insularità; Antonio Parenti, Capo della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea; Nino Rizzo Nervo, giornalista e dirigente televisivo, Presidente del Comitato Scientifico di Taobuk.

Mare Nostrum e guerra in Ucraina. L’Italia crocevia nella sfida energetica per un’Europa libera. La guerra in Ucraina ha portato alla ribalta il tema dell’indipendenza energetica. L’affrancamento dagli idrocarburi russi, scelta politica prima che economica, ha spostato a sud il baricentro dell’approvvigionamento europeo e il Mar Mediterraneo ha assunto una nuova, strategica importanza come crocevia delle rotte che portano gas dai paesi del Golfo e dagli Stati Uniti, rivalutando al tempo stesso i legami esistenti con i fornitori del Nord Africa. Come può il nostro paese sfruttare al meglio, economicamente, politicamente e strategicamente, la sua centralità mediterranea? Partecipano Alexander Alden, già membro del Consiglio di Sicurezza nazionale americano ed ex sottosegretario al Dipartimento di Stato; Alessandro Minuto Rizzo, presidente della Nato Defense College Foundation; Valeria Talbot, responsabile del Centro Medio Oriente e Nord Africa dell’ISPI; Leonardo Bellodi, professore aggiunto della Luiss Business School.

C’è un’immagine della Sicilia e dell’Italia che resiste al tempo, si tramuta in immaginario collettivo, divenendo motore del turismo culturale. È l’immagine affidata all’arte, alla letteratura e al cinema, un’istantanea potente in grado di veicolare fuori dai confini nazionali la storia millenaria del nostro Paese, anche grazie alle partecipazioni ai grandi eventi culturali internazionali – da Gorizia Capitale Europea della Cultura 2025 ad Agrigento Capitale della Cultura, alla Buchmesse di Francoforte che vedrà nel 2024 l’Italia Paese Ospite d’Onore – vere e proprie vetrine dell’Italia all’estero, potenti casse di risonanza in grado di promuovere il sistema paese, fissando un “brand” conosciuto in tutto il mondo, evocativo di arte, di cultura e di bellezza. Una tavola rotonda rifletterà sull’eccezionale natura ed eterogeneità dell’offerta turistico-culturale italiana in generale e siciliana in particolare, alla luce del patrimonio artistico e del binomio cultura-turismo.

La cultura è anche spettacolo e Taormina è già un palcoscenico pronto a ospitarla. Grazie alla sinergia tra gli enti culturali, turistici e le istituzioni, Taormina è diventata la prima meta internazionale del cineturismo su Tripadvisor, superando Roma e Los Angeles. Merito anche dell’effetto leva scaturito da The White Lotus, la serie HBO ambientata in gran parte a Taormina. Omaggiando Italo Mennella, già Presidente dell’Associazione Albergatori di Taormina, ne discuteranno esponenti del mondo imprenditoriale, istituzionale e culturale della città. Il territorio è anche al centro del lavoro di Savatteri produzioni che realizza opere teatrali originali ispirate al Patrimonio Culturale materiale e immateriale del Mediterraneo, ispirandosi alla storia, cultura, mito e letteratura della Sicilia, costruendo format teatrali site specific. A Taobuk Marco Savatteri, autore e regista teatrale, propone una riflessione sul Progresso e sulle Libertà attraverso il Mito di Icaro.

Taormina, meta amata da Premi Nobel quali Rabindranath Tagore, Thomas Mann, John Steinbeck, Anatole France, W. B. Yeats, Selma Lagerlof ed Ernest Hemingway, continua ad attrarre intellettuali, scrittori, scienziati, artisti e amanti del sapere, per celebrare la letteratura e la sua capacità di rendere migliore l’umanità.
Taormina Cult propone passeggiate tematiche, fruibili anche a bordo di Ape Calesse, attraverso i luoghi della letteratura e del cinema che hanno reso celebre Taormina nel mondo. Taobuk ha ideato un circuito permanente di 21 luoghi emblematici, che ricostruiscono la lunga storia della città e arricchiscono l’esperienza culturale del festival. Dalla dimora che accolse David Herbert Lawrence e anni dopo Truman Capote, al bar Mocambo, dove indugiavano Ercole Patti e Vitaliano Brancati, fino all’albergo che accolse Oscar Wilde.

“Adotta un autore” è il titolo del progetto-lettura che Taobuk 2023 dedica agli studenti delle scuole superiori, con lo scopo di suggerire percorsi narrativi che incrocino i temi di attualità con i più recenti casi editoriali italiani. L’iniziativa, oltre a prevedere incontri tra studenti e autori, si è tradotta in un contest creativo su TikTok, per la creazione di video-recensioni. Le migliori saranno giudicate da una giuria d’eccellenza e premiate nel corso di un evento che coinvolgerà ragazzi e ragazze, autori e autrici di fama nazionale.

“Raccontarsi. Le parole che liberano le emozioni” è il titolo del corso di scrittura creativa proposto quest’anno da Taobuk, aperto a tutti (previa iscrizione su taobuk.it). Al Belmond Grand Hotel Timeo, il giornalista e scrittore Francesco Musolino aiuterà a trovare le parole che liberano le emozioni. Assistiti dagli scritti di Annie Ernaux e di altri scrittori tra cui Joan Didion, Emmanuel Carrère, Chimamanda Ngozi Adichie, Zadie Smith, i partecipanti cercheranno la chiave per raccontarsi in prima persona e scoprire i segreti dell’autofiction.

Tutti gli eventi del Festival sono a ingresso gratuito con prenotazione sul sito taobuk.it. Quest’anno il festival è in sinergia con SeeSicily, il progetto della Regione Siciliana che regala una notte ogni tre a chi soggiorna nella Regione e prevede voucher per escursioni e sconti sui trasporti.

Main partner della manifestazione è TIM che conferma con questa scelta il proprio sostegno al mondo dell’arte e della cultura, che proprio in Sicilia trova una delle più alte espressioni a livello nazionale. Il Gruppo è fortemente impegnato nella realizzazione di piattaforme innovative basate sulle più moderne tecnologie, come l’intelligenza artificiale, il cloud e l’IoT, in grado di dare impulso al processo di valorizzazione del patrimonio archeologico e culturale italiano. I nuovi modelli di fruizione di questo immenso patrimonio, resi possibili dall’evoluzione tecnologica, rappresentano un elemento fondamentale nel processo di trasformazione digitale del nostro Paese, che vede TIM impegnata a fianco di istituzioni e imprese.

 

www.taobuk.it | info@taobuk.it

Fb: @TaobukFestival | Tw: @TaobukFestival | #taobuk23

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