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“Prospettiva Ronconi”, il Piccolo di Milano ricorda il grande teatrante

Omaggio del Piccolo Teatro di Milano al regista Luca Ronconi scomparso dieci anni fa. Le opere e il genio di un innovatore della scena teatrale in una serie di appuntamenti iniziati l’8 marzo. Iniziative di “Prospettiva Ronconi” il 17 marzo, il 14, 16 e 26 maggio a Milano

16 Marzo 2025

MILANO _ Ricordando Ronconi a dieci anni dalla scomparsa. Era il 21 febbraio del 2015 quando il Maestro se ne andò per sempre. In quei giorni, nella sala storica di via Rovello a Milano si stava rappresentando, applauditissima, la sua ultima messinscena: “Lehman Trilogy”. Al geniale, visionario e sperimentatore di spazi e lingua, direttore di generazioni di attori e attrici, Luca Ronconi, il Piccolo Teatro di Milano – del quale era stato instancabile e autorevole anima artistica (dal 1998 al 2015), affiancando il direttore Sergio Escobar, come consulente e guidando la Scuola di Teatro- ha deciso di rendere omaggio a questa straordinaria figura con un ricco programma di iniziative battezzato “Prospettiva Ronconi”. Un titolo scelto perchè “la sua parabola di arte, studio e vita ha, della prospettiva, la capacità di proiettarsi verso un punto di vista infinito e, al contempo, anche di spostarlo, alterarlo in un inesauribile gioco di variazioni e rispecchiamenti”.

La decisione è quella non solo di onorare l’opera, “il genio, il fondamentale contributo pedagogico-formativo” come testimonia l’importanza del suo lascito, ma anche di valorizzare questo patrimonio e consegnarlo alle future generazioni. “Prospettiva Ronconi” è stata inaugurata l’8 marzo (giorno del compleanno del regista) con una mostra/installazione nei foyer dei tre teatri, (Teatro Strehler, Studio e Grassi) “In rebus: frammenti di un discorso teatrale”, con l’esposizione di bozzetti, progetti, disegni e foto delle prove, modellini e costumi. Nello stesso giorno è andata in scena la prima di “Ho paura torero” di Pedro Lemebel, diretto da Claudio Longhi, assistente e collaboratore di Ronconi nelle stagioni iniziali della sua permanenza a Milano.

Immagine fotografica di Luigi Laselva per il manifesto dell’allestimento teatrale “Lehman Trilogy” con la regia di Luca Ronconi al Piccolo Teatro di Milano nel 2015

Ad aprile uscirà un volume, “Luca Ronconi, Gli anni del Piccolo, 1988-2015”. La pubblicazione curata da Eleonora Vasta, in uscita per i tipi di Saggiatore, “ripercorre il periodo trascorso da Luca Ronconi alla guida artistica dello stabile milanese, rileggendolo attraverso le interviste, riportate nei programmi di sala e rilasciate dal regista per illustrare e approfondire gli oltre trenta spettacoli creati in quel periodo, prodotti, coprodotti o alla cui produzione il Piccolo collaborò”. Le prime sei conversazioni sono firmate da Claudio Longhi. Tra gli altri intervistatori; Maria Grazia De Gregori, Giovanni Raboni, Andrea Porcheddu, Oliviero Ponte di Pino e altri. Gli anni del Piccolo” si pone come testimonianza di “un percorso artistico lungo tre lustri che spazia dalla rilettura di opere cardine della scrittura teatrale, alla scoperta di autori nuovi per il panorama italiano, alla messa in scena di romanzi o testi non nati per la scena, operazione nella quale Ronconi fu maestro”.

Lunedì 17 marzo alle 20,30 nella sala di via Rivoli, a Milano va in scena “non era così”. In questa occasione alcuni dei più celebri interpreti ronconiani, Franco Branciaroli, Giovanni Crippa, Laura Marinoni, Massimo Popolizio e Galatea Ranzi faranno rivivere, in lettura, scene di spettacoli degli ultimi venti anni di creazioni di Ronconi, tra il 1995 e il 2015. Diretto da Giacomo Bisordi, non era così” vuole essere “un ritratto, per quanto parziale e arbitrario, di Luca Ronconi, della sua visione scenica e, al contempo, riflettere teatralmente sul rapporto tra memoria e palcoscenico”.

In particolare saranno rievocate le scene di quattro lavori del periodo della direzione artistica al Piccolo: da “La vita è sogno” a “Lehman Trilogy”, passando per “Lolita-Sceneggiatura” e “Il candelaio”. Accanto a queste saranno rievocati due titoli importanti della direzione di Ronconi al Teatro di Roma: “Verso Peer Gynt” e “Questa sera si recita a soggetto”.

“Candelaio” di Giordano Bruno, regia di Luca Ronconi. Prima rappresentazione al Teatro Bellini di Palermo nel maggio 2001 (Fotografia di Marcello Norberth)

La serata è una piccola storia del teatro ronconiano. “Un tentativo di comporre una biografia teatrale di Luca Ronconi attraverso momenti significativi dei suoi spettacoli, fusi con dichiarazioni radiofoniche e televisive dello stesso regista, ispirati alla sua visione”.

I frammenti degli spettacoli proiettati in video nel corso della serata “sono montati tra loro a costruire un flusso della memoria artificiale che i cinque interpreti attraversano di nuovo per la prima volta, ad anni di distanza dalle creazioni originarie” .

Altre iniziative.

14 maggio, “Piccolo Day”. In questa giornata -il settantottesimo compleanno di Ronconi– Il Piccolo Teatro ha pensato a un programma di diversi appuntamenti che collegheranno tra loro Accademia e Pinacoteca di Brera, Teatro alla Scala e Teatro Grassi. Momento centrale la presentazione del volume “Luca Ronconi. Gli anni del Piccolo: 1998-2015” nel ridotto dei Palchi “Arturo Toscanini” del Teatro alla Scala alle ore 17. Interverranno gli autori delle prefazioni del volume: Giovanni Agosti, Roberta Carlotto, Sergio Escobar e Claudio Longhi.

Due giorni dopo, il 16 maggio, nel Chiostro Nina Vinchi, Oliviero Ponte di Pino condurrà una conversazione tra Margherita Palli e Marco Rossi, scenografi di riferimento del regista. L’incontro battezzato “Una lente per guardare il testo: la drammaturgia dello spazio nel teatro di Luca Ronconi” è una “escursione spericolata attraverso botole, pedane, porte, piani in movimento, ingegnose macchinerie, automobili, specchi d’acqua, architetture ardite ma anche tutti i luoghi “altri” che si sono prestati ad accogliere le sfide dell’immaginazione del regista”.

 “Lolita sceneggiatura” da Vladimir Nabokov, regia di Luca Ronconi. Prima rappresentazione al Teatro Strehler di Milano, gennaio 2001 (Fotografia di Marcello Norberth)

Nello stesso spazio, dieci giorni più tardi, il 26 maggio, è prevista l’iniziativa “La memoria del Teatro. Luca Ronconi a Torino, Roma, Milano. Il Progetto Ormete”, per ricordare Luca Ronconi come “Maestro di attori”. In questo caso verranno presentati gli esiti delle indagini ronconiane nell’ambito diOrmete”, un percorso di ricerca sulla memoria del teatro, chiamato a raccogliere, sistematizzare e digitalizzare le fonti orali per le arti della scena. Più specificatamente si concentra sulle direzioni di Ronconi allo Stabile di Torino, Teatro di Roma e il Piccolo. In particolare “Ormete”, diretto da Donatella Orecchia con la consulenza di Livia Cavaglieri collezionerà le interviste di attori e attrici formatisi alla scuola del Piccolo diretta da Ronconi. Alla presentazione di questo progetto interverranno oltre ad Orecchia e Cavaglieri anche Marta Marchetti, Alberto Bentoglio e Federica Mazzocchi.

Ha preso il via nel frattempo una prima valorizzazione dei materiali archivistici legati alla direzione artistica di Ronconi al Piccolo mentre è stato intestato a Ronconi il triennio 2024-2027 della Scuola di teatro del Piccolo e l’agenda stessa del Piccolo Teatro di Milano 2025 è dedicata all’ultimo spettacolo di Ronconi “Lehman Trilogy”, arricchito da fotografie di scena e contributi di Claudio Longhi e Stefano Massini. Sono comunque una sorta di “cantiere aperto” i lavori di approfondimento relativi alla eredità lasciata dal Maestro. Una serie di nuovi appuntamenti sono in corso di definizione. Cominciando dalla presentazione degli Atti del Convegno “Ho sempre preferito non lasciare traccia. Luca Ronconi tra scena, vita e archivio” (Roma 21-23 maggio 2024). E ancora: proiezione di materiali di documentazione audiovisiva del percorso artistico di Ronconi (ipotesi di proiezione della copia restaurata dell’Orlando furioso”); presentazione, al Chiostro Nina Vinchi, del numero monografico della rivista del Teatro alla Scala dedicato a “Luca Ronconi alla Scala”, curato da Mattia Palma; possibile pubblicazione scientifica sul lavoro di ricerca per la ricostruzione del percorso artistico di Luca Ronconi negli anni milanesi attraverso fonti di archivio e fonti orali.

“La vita è sogno” da Calderòn de la Barca, regia di Luca Ronconi. Prima rappresentazione al Teatro Strehler di Milano, gennaio 2000 (Fotografia di Marcello Norberth)
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