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Poietika: la parola che resiste

17 Maggio 2016

È un programma ricco e sorprendente quello che animerà da mercoledì 18 maggio fino a domenica 22 maggio la città di Campobasso che verrà attraversata dall’onda entusiasta e vitale del Festival Poietika. Alla sua seconda edizione, Poietika vede la luce sempre per merito dell’entusiasmo dell’ostinazione del direttore artistico Valentino Campo.

Dopo un 2015 che ha visto tra gli altri la partecipazione di poeti come Valerio Magrelli e Mariangela Gualtieri nel 2016 Campo rilancia con ospiti di livello e qualità che fanno di Festival Poietika un punto di riferimento culturale per tutto il Molise.

Valerio Magrelli
Valerio Magrelli

L’inaugurazione vedrà il teologo Vito Mancuso in un serrato confronto con Antonio Di Chiro. Nei giorni a seguire si potrà invece assistere all’i incontro con Emanuele Tonon che presenterà il suo intenso Fervore (Mondadori) e poi con Hamid Ziarati su “Un paese mai nomijnato” e ancora con Giuseppe Genna e molti altri ancora. Evento clou il concerto di Dente, così come non mancherà nemmeno per la seconda edizione la poesia con un protagonista assoluto della poesia italiana come Milo De Angelis.

La parola che resiste è il sottotitolo del Festival, ma ancor di più è il filo conduttore di una manifestazione coraggiosa che porta temi cruciali e importanti nei luoghi storici e più prestigiosi di Campobasso. Una parola che resiste dunque, ma anche una parola che protegge. Un festival quindi che porta al centro la provincia quale vero e proprio paradigma culturale oggi troppo spesso dimenticato a favore di mode che in nome di una presunta internazionalizzazione non fanno altro che alimentare un conformismo quello sì provinciale e inutile ad un reale approfondimento culturale.

Anche attraverso festival come Poietika e grazie allo sforzo continui di agenti culturali (veri e propri agitatori intellettualli) che in Italia è possibile tenere viva una riflessione comune, costruire un discorso condiviso che porti al centro il pubblico. I lettori e gli autori dunque su un medesimo piano uno fronte all’altro in uno scambio magari vivace, magari alle volte complesso, ma sicuramente capace di generare nuova consapevolezza e senso di cittadinanza.

In un tempo tanto confuso e complesso riuscire a portare anche nei piccoli o medi centri una parola capace di resistere è un merito che va riconosciuto a Poietika come a molti altri eventi, magari meno noti e raffinati, ma che negli ultimi anni hanno promosso la lettura e l’approfondimento culturale spesso subentrando ad una proposta istituzionale pubblica che negli ultimi anni ha di molto perso il proprio ruolo e soprattutto la capacità di stare sul territorio.

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