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Per cinque giorni Gubbio sarà la capitale del Medioevo
Per cinque giorni, dal 26 al 30 settembre, Gubbio in provincia di Perugia sarà la capitale italiana ed europea dell’Età di Mezzo, grazie alla quarta edizione del Festival del Medioevo. Ideato e diretto dal giornalista Federico Fioravanti, e realizzato dall’Associazione Culturale Festival del Medioevo in collaborazione con il Comune di Gubbio, il Festival del Medioevo è un grande evento culturale, colto e insieme popolare, incentrato sulla divulgazione storica. Ogni anno il festival coinvolge intorno a un tema specifico un centinaio di storici, saggisti, filosofi, scrittori, registi, architetti e giornalisti, proponendo al pubblico lezioni di storia, “faccia a faccia”, focus e approfondimenti con l’obiettivo di far conoscere il Medioevo (andando oltre gli stereotipi e i luoghi comuni del quale è ancora gravato), non per soddisfare curiosità culturali fini a esse stesse bensì per capire meglio chi siamo adesso, perché «il Medioevo è la nostra giovinezza; è forse la nostra infanzia» (sono parole di Jacques Le Goff, uno dei medievisti più importanti e influenti del Ventesimo Secolo). Quest’anno il Festival del Medioevo si è aggiudicato la sesta edizione del Premio Francovich per la divulgazione della cultura del Medioevo italiano presso il grande pubblico; è la prima volta che questo prestigioso riconoscimento viene assegnato a una manifestazione e non a una singola personalità.
Il tema scelto per l’edizione 2018 è Barbari. La scoperta degli altri. Le cosiddette invasioni barbariche costituiscono uno dei “settori” più affascinanti degli studi del Medioevo: dai grandi spostamenti verso l’Europa di popolazioni “altre” che si verificarono a partire dalla fase terminale dell’Impero Romano d’Occidente nacquero non solo scontri feroci con le popolazioni autoctone ma anche incontri, confronti, scambi e commistioni culturali e commerciali, che furono terreno fertile per far attecchire le radici della futura Europa; basti pensare a quanto siano stati fondamentali per il futuro di noi europei, dal punto di vista storico-culturale, l’arrivo e l’insediamento dei Franchi nell’attuale Francia (era franco quel Carlo Magno che il giorno di Natale dell’800 fu incoronato primo imperatore del Sacro Romano Impero da papa Leone III), dei Normanni in Inghilterra, dei Longobardi in Italia e degli Arabi nei paesi del bacino del Mediterraneo.
In occasione del festival il Centro Santo Spirito ospiterà gli incontri e le conferenze (tutti gratuiti e a ingresso libero) di tanti importanti studiosi del Medioevo (a cominciare dai volti noti televisivi Alessandro Barbero e Franco Cardini), che si confronteranno con il pubblico sul tema della manifestazione. Ma il festival proporrà ai suoi visitatori anche molti eventi collaterali, come la Fiera del Libro Medievale, la mostra Un giorno nel Medioevo che racconta la vita quotidiana nelle città italiane dei secoli XI-XV, gli spettacoli e le dimostrazioni di volo libero di rapaci, le attività per i più piccoli (incontri, letture, animazioni e perfino il tiro con la balestra per bambini), i trekking letterari (camminate e letture d’autore con gli studenti del Polo Liceale Mazzatinti di Gubbio) e lo spettacolo teatrale Johan Padan a la descoverta de le Americhe, uno dei testi più belli e coinvolgenti di Dario Fo con l’interpretazione di Mario Pirovano, che di Fo è stato allievo e amico. Saranno presenti anche i ragazzi del blog satirico Feudalesimo e Libertà con il loro TG Feudale e la presentazione del loro gioco da tavolo, dal nome (vagamente inquietante) di 1347 – Il gioco della Peste Nera.
Per maggiori informazioni: www.festivaldelmedioevo.it.
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