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La finta nonna: a 360° dentro una fiaba alla Settimana delle Residenze Digitali
Fra gli esperimenti della Settimana delle Residenze Digitali, che si svolge online dal 22 al 28 novembre ed è organizzata dal Centro di Residenza della Toscana insieme a diverse altre realtà teatrali (ne abbiamo parlato qui), c’è anche Into the Woods – La finta nonna.
La finta nonna è una delle tante varianti della storia di Cappuccetto Rosso, fiaba europea popolare risalente alla fine del ‘600, che in questa versione è passata per l’Abruzzo ed è stata riscritta poi, fra gli altri, da Italo Calvino nella sua raccolta “Fiabe italiane”. Qui il lupo è un’Orchessa che ha mangiato la nonna e preso il suo posto, Cappuccetto Rosso si chiama Anna e viene mandata dalla mamma a prendere il setaccio per la farina. Attraversa il bosco e dona delle ciambelle al fiume Giordano, per poterlo attraversare, e del pan coll’olio alla Porta Rastrello, per potervi passare. Se la cava da sola, scappa dall’Orca con le sue gambe, senza bisogno di cacciatori che vengano a salvarla, e viene aiutata e protetta dal fiume Giordano e dalla Porta Rastrello, grate per i doni ricevuti.
Lorenzo Montanini, Simona Di Maio e Isabel Albertini hanno scelto questa versione, certo più interessante oggi rispetto all’originale e l’hanno raccontata, o per meglio dire la stanno raccontando, con le loro voci, nel progetto che hanno portato alla Settimana delle Residenze Digitali e dedicato per lo più a un pubblico di bambini. Ogni giorno, per tutta la settimana, alle 16.00 uscirà una nuova “puntata”. Ognuna dura circa cinque minuti e ognuna resterà disponibile fino a domenica sera.
I tre artisti si sono incontrati a Londra e hanno condiviso le loro esperienze, fra teatro, video e performance da una parte, teatro per bambini dall’altra e infine il lavoro artigianale: ricostruzione di oggetti, recupero di materiali poveri, cucito. Background diversi, da cui è nato questo modo inedito di narrare una fiaba.
Tutto, nei video, è ricreato a mano e in miniatura: una piccola casa rosa che sembra una casa di bambole, il sentiero e il prato di fili di lana azzurri e verdi, Anna è una bambolina di pezza tenuta e mossa con uno stuzzicadenti dalla mano di uno degli artisti. La telecamera riprende da molto vicino gli oggetti, cambiando completamente la percezione delle dimensioni e inserendo lo spettatore all’interno del racconto. Non solo: i filmati sono a 360° e lo spettatore è libero di spostare lo sguardo e “muoversi” nello spazio (ma di questo potranno godere davvero solo gli spettatori in possesso di un caschetto o occhiali per la realtà virtuale, altrimenti l’esperienza resta un po’ mutilata). Si intravede anche tutto ciò che succede fuori: i tre artisti che si muovono intorno alla scena e che muovono la scena, che spostano la telecamera, che creano suggestivi e affascinanti suoni rumori e voci.
Si ha l’impressione, quasi, di vedere da fuori un gioco di bambini, in cui ci si immergerebbe se si avesse in mano anche noi una bambolina di pezza, mentre dall’esterno non possiamo essere inclusi perché i tempi sono quelli che servono al loro gioco: non i tempi della narrazione né quelli del personaggio ma i tempi di cui loro, dietro le quinte, hanno bisogno perché la storia vada avanti e tutto il mondo di minuscoli oggetti che hanno creato possa prendere vita.
Un progetto pensato per il digitale ma che avrà il suo compimento quando potrà essere portato ad esempio nelle scuole con l’occorrente per vivere l’esperienza a 360° e, come gli stessi artisti spiegano in un’intervista a Il Pickwick, potrà essere corredato di “un’attività manuale, per offrire una sana alternanza di esperienze, e per stimolare una reazione creativa e manuale agli stimoli visivi e sonori del video”.
Ricordiamo che la seconda edizione della Settimana delle Residenze Digitali, realizzata nell’ambito di una media partnership con il progetto delle Residenze Digitali, è un progetto nato dal bando delle Residenze Digitali e promosso dal Centro di Residenza della Toscana (Armunia – CapoTrave/Kilowatt), in partenariato con l’Associazione Marchigiana Attività Teatrali AMAT, la Cooperativa Anghiari Dance Hub, ATCL – Circuito Multidisciplinare del Lazio per Spazio Rossellini, il Centro di Residenza dell’ Emilia-Romagna (L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, La Corte Ospitale di Rubiera), la Fondazione Luzzati Teatro della Tosse di Genova e ZONA K di Milano.
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